L’evento, David Gilmour di nuovo a Pompei

Antonio Capobianco

L'evento, David Gilmour di nuovo a PompeiL’evento, David Gilmour di nuovo a Pompei 45 anni dopo.

Questa sì che è una bella cosa. Passati 45 anni dal mitico evento dei Pink Floyd a Pompei, celebratissimo in tutto il mondo con relativo video, David Gilmour ci riprova col suo nuovo gruppo.

Il 7 e 8 luglio il chitarrista è atteso all’anfiteatro per due probabilmente indimenticabili performance.

Era il 1971, i Pink Floyd si cominciavano a conoscere in tutta Europa e non solo, la musica progressive, quella elettronica, e quella cosiddetta psichedelica avanzavano decise in un mondo fatto fino allora quasi completamente di canzonette commerciali.

Fra il 4 e il 7 ottobre 1971 i Pink Floyd girarono il filmato destinato a restare un cult nella storia del rock, peraltro riuscendo a suonare solo tre pezzi, ancorché lunghissimi: Echoes, One of these days, e A saucerful of secrets.

Successivamente furono inseriti altri tre brani: Careful with that axe Eugene, Set the controls for the heart of the sun e Seamus.

Ora il buon David, settantenne, ci riprova. Non sappiamo quali saranno i risultati, ma la sua voglia di suonare, la sua personalità, la qualità della sua musica, anche a prescindere dai Pink Floyd, sono in grado di esprimere ancora qualcosa di importante. E meritano un biglietto a Pompei, senza dubbio.

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