La Lega si riunisce a Parma sotto la guida di Salvini.
Una sorta di conferenza programmatica dove Salvini, peraltro contestato ultimamente dallo stesso Bossi, indica le linee da seguire.
Dice il segretario: “I popoli tornano a scegliere, tornano a voler lavorare, decidere e contare. Pretendono orgoglio e dignità. La lezione inglese è una lezione a tutti i popoli d’Europa: anche a me piacerebbe che l’Italia tornasse a controllare i suoi confini, la sua moneta, le sue banche, la sua agricoltura, il suo commercio, la sua pesca, perché essere diretti da altri, da tre massoni, burocrati e finanzieri non ci ha portato a nulla di buono”.
Salvini ha inoltre costatato, qualcuno glielo avrà spiegato, che “il referendum in Italia non si può fare perché la Costituzione lo impedisce e Renzi continua a sostenere che gli Italiani sono ignoranti, sono bestie, sono analfabeti”. Da che pulpito viene la predica.
“Come dicono anche i Napolitano, i Monti, i Prodi, io credo – ha proseguito Salvini – che invece gli Italiani abbiano testa per decidere e per scegliere e, quindi, riproporremo in Parlamento per l’ennesima volta la libertà di scelta per i cittadini italian”i.
Di scegliere cosa, non si capisce molto bene, ma a volte Salvini parla in modo tale da intendersi da solo.