La protezione della salute nella terza età è una priorità assoluta, e in Italia il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 definisce chiaramente quali sono le immunizzazioni cruciali per gli anziani.
Per il 2025, le raccomandazioni si concentrano su una strategia di protezione completa contro le infezioni respiratorie più pericolose e altre malattie specifiche che possono avere esiti gravi in età avanzata.
Ecco quali sono i vaccini più importanti e offerti attivamente e gratuitamente alle persone anziane in Italia, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e del Servizio Sanitario Nazionale.

1. Vaccino Antinfluenzale
È il pilastro della prevenzione stagionale. Ogni anno, l’influenza colpisce duramente le fasce di età più avanzate, con un alto rischio di complicanze come polmoniti batteriche secondarie e aggravamento di patologie preesistenti (cardiopatie, diabete, BPCO).
- Raccomandazione 2025: La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente a tutti i soggetti a partire dai 60 anni di età (Fonte: Circolari Ministero della Salute per la campagna stagionale).
- Tipologie: Per gli anziani, si privilegiano i vaccini con una migliore risposta immunitaria, come quelli adiuvati (che potenziano la risposta) o ad alto dosaggio (contenenti una maggiore quantità di antigene, specifici per gli over 65), che garantiscono una protezione più robusta contro i ceppi virali prevalenti nella stagione 2025-2026. La vaccinazione va ripetuta ogni anno, solitamente a partire da ottobre.
2. Vaccino Anti-Pneumococco
Lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è il principale responsabile di polmonite, sepsi e meningite batterica, patologie molto più letali negli anziani e nei soggetti fragili.
- Raccomandazione 2025: La vaccinazione anti-pneumococcica è fortemente raccomandata e offerta gratuitamente agli over 65 e ai soggetti a rischio per patologie croniche.
- Strategia: Spesso, la protezione viene garantita da una schedula combinata che utilizza vaccini coniugati (PCV) – come il PCV-15 o il più recente PCV-20 (autorizzato per gli adulti) – seguiti, in alcuni casi, dal vaccino polisaccaridico (PPV-23). Il vaccino coniugato (ad esempio, il PCV-20) è particolarmente efficace nella prevenzione della malattia pneumococcica invasiva con una singola dose negli adulti dai 18 anni in su e si prevede che sarà sempre più diffuso nel 2025. L’obiettivo è una protezione che dura nel tempo, riducendo il rischio di infezioni gravi.
3. Vaccino Anti-Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio)
L’Herpes Zoster, o Fuoco di Sant’Antonio, è causato dalla riattivazione del virus della varicella (Varicella Zoster Virus). Provoca forte dolore e, soprattutto nell’anziano, può evolvere in una nevralgia post-erpetica cronica e debilitante.
- Raccomandazione 2025: La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente a tutti gli individui a partire dai 65 anni di età e, in alcune regioni, anche a coorti più giovani (ad esempio, dai 50 anni) o a soggetti a rischio elevato.
- Innovazione: È disponibile un vaccino ricombinante adiuvato, somministrato in due dosi a distanza di due mesi, che ha dimostrato un’efficacia superiore al 90% nel prevenire la malattia, un dato eccezionale e cruciale per migliorare la qualità della vita degli anziani.
4. Vaccino Anti-COVID-19
Sebbene la fase pandemica sia terminata, il virus SARS-CoV-2 continua a circolare, e il richiamo annuale è essenziale per i gruppi più vulnerabili.
- Raccomandazione 2025: È raccomandato un richiamo annuale, in genere nella stagione autunnale-invernale, per persone di età pari o superiore a 60 anni e per le persone con elevata fragilità (ospiti di RSA, immunodepressi, pazienti con patologie croniche).
- Aggiornamento: Il vaccino utilizzato è un preparato monovalente aggiornato (ad esempio, adattato alla variante JN.1 o ad altre varianti prevalenti), per garantire la massima protezione contro i ceppi virali circolanti al momento della campagna vaccinale 2024-2025.
5. Vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV)
Una novità importante per il 2025 è l’introduzione dei vaccini contro l’RSV (Virus Respiratorio Sinciziale), un virus che può causare infezioni respiratorie gravi negli anziani (simili all’influenza o al COVID-19).
- Raccomandazione 2025: I vaccini anti-RSV (come Arexvy o Abrysvo) sono raccomandati e spesso offerti gratuitamente agli adulti di età pari o superiore a 60 anni, e in alcuni casi anche per i soggetti tra 50 e 59 anni a maggior rischio di malattia grave (Fonte: PNPV 2023-2025). L’introduzione di questa vaccinazione è uno degli obiettivi prioritari per ridurre le ospedalizzazioni in Italia.
Domande Frequenti (FAQ) sui Vaccini per Anziani
Qual è la differenza tra vaccino antinfluenzale e vaccino anti-COVID-19? Il vaccino antinfluenzale protegge dai ceppi del virus dell’influenza, che mutano ogni anno. Il vaccino anti-COVID-19 protegge dal virus SARS-CoV-2. Entrambi sono raccomandati per gli anziani e possono essere co-somministrati nella stessa seduta (uno per braccio) per semplificare la prevenzione e ridurre il numero di accessi sanitari.
Quando dovrei fare il vaccino antinfluenzale e anti-COVID-19 nel 2025? Le campagne vaccinali in Italia per l’autunno-inverno iniziano in genere a partire da ottobre. Il periodo ideale è l’inizio dell’autunno per massimizzare la protezione prima del picco influenzale, che di solito si verifica tra dicembre e febbraio. È sempre consigliato seguire le indicazioni del proprio medico curante o della ASL locale.
Il vaccino per l’Herpes Zoster è a dose singola o multipla? Il vaccino ricombinante adiuvato, che è quello maggiormente utilizzato e raccomandato per gli anziani, prevede la somministrazione di due dosi a distanza di circa due mesi l’una dall’altra. Questo schema è fondamentale per garantire un’efficacia prolungata nel tempo e ridurre in modo significativo il rischio di nevralgia post-erpetica, una complicanza molto dolorosa e frequente negli anziani.
Chi ha già avuto una polmonite deve fare comunque il vaccino anti-pneumococco? Assolutamente sì. Aver avuto la polmonite, anche se causata da pneumococco, non garantisce una protezione completa e duratura contro tutti i ceppi del batterio. La vaccinazione è consigliata per prevenire le forme più invasive e gravi, riducendo significativamente la probabilità di future recidive o infezioni causate da sierotipi diversi.
