In breve: chi è obbligato a redigere il DVR?
Tutte le aziende che hanno almeno un lavoratore sono obbligate a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). L’obbligo scatta anche in caso di lavoratori con contratti atipici (stage, part-time, apprendistato) o soci lavoratori. Fa eccezione il datore di lavoro senza dipendenti, salvo alcuni settori specifici.

Riferimento normativo: Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro), art. 17.
Cos’è la valutazione dei rischi e perché è fondamentale
La valutazione dei rischi è il processo con cui si identificano, analizzano e gestiscono i rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il risultato di questo processo è il DVR, un documento che deve essere aggiornato periodicamente e in caso di modifiche strutturali o organizzative.
Il DVR è obbligatorio per:
- Proteggere i lavoratori da infortuni e malattie professionali.
- Dimostrare l’adempimento degli obblighi di legge in caso di ispezioni o incidenti.
Fonte autorevole: INAIL – Sicurezza sul lavoro
Quali aziende devono redigere il Documento di Valutazione dei Rischi
1. Aziende con almeno un dipendente o equiparato
Qualsiasi azienda con un solo dipendente o collaboratore è tenuta a redigere il DVR. Ciò include:
- Contratti a tempo determinato e indeterminato.
- Apprendisti e tirocinanti.
- Soci lavoratori di cooperative.
- Lavoratori somministrati.
2. Imprese familiari e lavoratori autonomi
In linea generale, i lavoratori autonomi e i collaboratori familiari senza dipendenti non hanno l’obbligo di redigere il DVR, ma devono adottare misure di sicurezza, come l’uso dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
3. Aziende agricole con manodopera stagionale
Anche le aziende agricole che impiegano lavoratori stagionali o occasionali sono soggette all’obbligo di valutazione dei rischi.
Il DVR è obbligatorio anche per un solo giorno di lavoro subordinato.
4. Microimprese (fino a 10 lavoratori)
Le microimprese possono utilizzare procedure standardizzate per la valutazione dei rischi, come previsto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/08. Tuttavia, l’obbligo di redigere il DVR rimane.
Fonte: Ministero del Lavoro – Procedure standardizzate DVR
Chi redige il DVR e ogni quanto va aggiornato
Il DVR deve essere redatto dal datore di lavoro in collaborazione con:
- Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP).
- Il medico competente (se presente).
- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
Quando va aggiornato?
- Ogni qualvolta ci siano modifiche significative (organico, macchinari, layout, sostanze).
- In seguito a incidenti o infortuni.
- Almeno una volta all’anno in aziende soggette a rischio specifico.
Sanzioni per mancata redazione del DVR
Le sanzioni per il datore di lavoro inadempiente sono severe:
- Arresto da 3 a 6 mesi.
- Ammenda da €2.500 a €6.400 (art. 55, D.Lgs. 81/08).
- Sospensione dell’attività in caso di gravi violazioni.
Esercizio pratico: la tua azienda è in regola?
- Hai almeno un lavoratore anche occasionale? Obbligo DVR.
- Usi macchinari, sostanze chimiche o operi in ambienti a rischio? Valuta procedure rafforzate.
- Hai aggiornato il DVR dopo modifiche aziendali? Se no, fallo subito.
- Consulta un RSPP esterno se non hai le competenze in azienda.
Conclusione: la sicurezza parte dalla valutazione dei rischi
Redigere e aggiornare correttamente il Documento di Valutazione dei Rischi non è solo un obbligo legale, ma una forma concreta di tutela per i lavoratori e per l’azienda stessa. Le normative italiane sono chiare: qualsiasi impresa con personale anche minimo deve affrontare il tema della sicurezza con rigore e responsabilità.
Fonti autorevoli consultate
- INAIL: https://www.inail.it
- Ministero del Lavoro: https://www.lavoro.gov.it
- Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008): https://www.normativasalute.it

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