Allarme terrorismo in Belgio e Francia sale la tensione.
Le forze dell’ordine belghe hanno ricevuto nuove segnalazioni di terroristi che dalla Siria si starebbero dirigendo verso l’Europa, per compiere attentati sia in Francia sia in Belgio, già durissimamente colpite dall’Isis.
Oggi ne ha parlato anche il premier francese Manuel Valls, il quale così si è espresso: “Quella che stiamo vivendo è una guerra lunga, che durerà una generazione, almeno altri dieci o vent’anni”.
“E altri innocenti perderanno la vita a causa della minaccia terroristica che si è abbattuta sulla Francia.
Mi potranno accusare di generare ancora più ansia, ma purtroppo la realtà è questa”.
Queste parole arrivano, tra l’altro, dopo l’omicidio avvenuto ieri a Magnanville di due poliziotti francesi per mano di terroristi dell’Isis.
“Come reagire? Andando avanti con il nostro lavoro, prosegue Valls. Dobbiamo stringere le maglie della rete, continuare a fornire tutti i mezzi alla polizia, alla gendarmeria e ai servizi di informazione. Ci stiamo confrontando con un’organizzazione terroristica che arretra in Siria e in Iraq e che si proietta nei nostri Paesi sotto diverse forme”.
Poi Valls ha anche parlato delle fibrillazioni sociali in Francia, conseguenti alla riforma delle leggi sul lavoro che trova la netta contrarietà dei sindacati e di molta gente.