Come aprire un negozio Etsy passo dopo passo

Antonio Capobianco

In breve

  • Etsy è una piattaforma ideale per chi vende prodotti artigianali, vintage o digitali;
  • Per aprire un negozio serve un account Etsy e, in Italia, la Partita IVA;
  • Il processo si può completare online in pochi minuti, seguendo una procedura guidata.

Cos’è Etsy e perché conviene aprire un negozio su questa piattaforma

Etsy è un marketplace globale dedicato alla vendita di prodotti fatti a mano, articoli vintage e file digitali come stampe o modelli scaricabili. A differenza di altri portali, Etsy punta sull’unicità e sulla creatività dei venditori, dando grande visibilità ai piccoli artigiani, ai creativi e ai freelance. Per chi ha una Partita IVA – o sta valutando di aprirla – può rappresentare un canale di vendita efficace, con pochi costi iniziali e un mercato internazionale già pronto ad acquistare.

Come aprire un negozio Etsy passo dopo passo

Aprire un negozio Etsy conviene perché:

  • la piattaforma gestisce gran parte del processo tecnico (pagamenti, sicurezza, mobile);
  • consente di raggiungere clienti in tutto il mondo;
  • ha costi di apertura bassi (niente canone mensile, solo commissioni su vendite e inserzioni).

Tuttavia, per vendere regolarmente in Italia su Etsy – anche se si tratta di oggetti fatti in casa – è necessario avere una Partita IVA, in quanto si configura un’attività continuativa e non occasionale.

1. Registrazione su Etsy: come creare un account venditore

Per aprire un negozio su Etsy, il primo passo è creare un account personale sulla piattaforma. Puoi registrarti tramite email, Google o Facebook. Una volta effettuato l’accesso, potrai passare alla configurazione del tuo negozio.

Ecco i passaggi principali:

  1. Vai su etsy.com/sell e clicca su “Inizia a vendere”;
  2. Accedi o registrati con il tuo account personale;
  3. Clicca su “Apri il tuo negozio Etsy”;
  4. Imposta lingua, paese e valuta (scegli euro se vendi dall’Italia);
  5. Inserisci il nome del negozio: deve essere unico, semplice e rappresentativo del tuo brand.

Il nome può avere da 4 a 20 caratteri e non deve contenere spazi né simboli speciali. Etsy ti dirà se il nome è disponibile oppure già in uso.

Consiglio: scegli un nome che rispecchi ciò che vendi e che sia facile da ricordare. Se operi con Partita IVA, verifica anche che il nome non sia già registrato da altri sul Registro Imprese, soprattutto se prevedi di fare branding.

Una volta confermati questi dati, passerai alla fase successiva: la configurazione del tuo primo prodotto.

2. Aggiunta dei prodotti: come creare inserzioni efficaci su Etsy

Dopo aver impostato il tuo negozio, il passo successivo è caricare i tuoi prodotti, creando le cosiddette inserzioni. Ogni prodotto ha una sua pagina dedicata, che deve essere chiara, attrattiva e ottimizzata per farsi trovare.

Per ogni inserzione Etsy richiede:

  • Titolo del prodotto, massimo 140 caratteri;
  • Descrizione dettagliata con materiali, misure, funzionalità;
  • Foto di alta qualità, almeno 5 per articolo;
  • Categoria di appartenenza;
  • Prezzo e quantità disponibili;
  • Spedizione, con tempi, costi e nazioni servite.

Il titolo deve essere chiaro e contenere parole chiave che l’utente potrebbe cercare, come “bracciale fatto a mano in argento” o “stampa digitale da parete minimal”.

Le immagini sono fondamentali: Etsy consiglia foto su sfondo neutro, ben illuminate e da più angolazioni. Se vendi articoli digitali (come template o stampe), inserisci anche screenshot o mockup realistici.

Nella descrizione, scrivi in modo semplice e dettagliato, specificando:

  • cosa riceverà il cliente;
  • come è stato realizzato il prodotto;
  • consigli d’uso o di manutenzione.

Ricorda che ogni inserzione ha un costo di 0,20 USD e resta attiva per 4 mesi o fino alla vendita.

3. Pagamenti e gestione del negozio: come configurare i metodi di incasso su Etsy

Dopo aver aggiunto i primi prodotti, Etsy ti guiderà alla configurazione del metodo di pagamento. In Italia, la piattaforma utilizza Etsy Payments, un sistema integrato che ti consente di ricevere denaro tramite diversi canali, tra cui carta di credito, PayPal, Google Pay e Apple Pay.

Per abilitare Etsy Payments, ti verranno richieste alcune informazioni:

  • Coordinate bancarie, per ricevere i bonifici delle vendite;
  • Dati fiscali, inclusa la tua Partita IVA se registrata;
  • Documento d’identità, per la verifica del titolare del negozio.

Una volta configurato il metodo di pagamento, Etsy effettuerà una verifica di sicurezza che può richiedere fino a 72 ore. Dopodiché, potrai iniziare a vendere e ricevere accrediti direttamente sul tuo conto corrente.

Etsy applica una commissione su ogni vendita:

  • 5% sul prezzo del prodotto (escluse le spese di spedizione);
  • 4% + 0,30 € per la transazione con Etsy Payments;
  • IVA sulle commissioni, se hai Partita IVA in Italia.

La gestione del negozio avviene tramite il pannello di controllo Etsy, da cui puoi:

  • modificare inserzioni e foto;
  • gestire ordini, spedizioni e messaggi;
  • visualizzare statistiche e performance del negozio.

Tutto il sistema è pensato per essere intuitivo, anche per chi non ha competenze tecniche.

4. Obblighi fiscali: cosa serve per vendere legalmente su Etsy in Italia

In Italia, vendere su Etsy non è considerato un hobby se lo fai in modo continuativo e con l’obiettivo di trarre un guadagno. Anche se si tratta di attività artigianali o digitali svolte da casa, è necessario aprire una Partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese e regolarizzare la posizione fiscale.

Ecco gli obblighi principali per essere in regola:

  • Apertura della Partita IVA, con codice ATECO corretto per e-commerce o artigianato;
  • Iscrizione alla Gestione Separata INPS o artigiani/commercianti, a seconda del regime scelto;
  • Comunicazione all’Agenzia delle Entrate per la vendita online;
  • Emissione della fattura elettronica per ogni vendita (se obbligato);
  • Dichiarazione dei redditi e versamento delle imposte in base al regime fiscale adottato (es. forfettario o ordinario).

Se vendi prodotti fisici, dovrai anche valutare l’obbligo di SCIA comunale per l’attività artigianale o commerciale, in base al tipo di prodotto e alla modalità produttiva.

Molti iniziano con il regime forfettario, che prevede una tassazione agevolata e semplificazioni contabili. Ma attenzione: anche nel forfettario, la Partita IVA è obbligatoria se vendi in modo continuativo.

Infine, se esporti verso paesi esteri tramite Etsy (es. clienti negli USA o in Germania), è bene confrontarsi con un commercialista per chiarire eventuali obblighi doganali o IVA intracomunitaria.

FAQ – Domande frequenti su Etsy e Partita IVA

Le risposte ai dubbi più comuni

Serve la Partita IVA per vendere su Etsy?
Sì, se vendi in modo abituale. Etsy è considerato un’attività economica e richiede una Partita IVA, anche in regime forfettario.

Quanto costa aprire un negozio su Etsy?
Non ci sono costi fissi: paghi 0,20 USD per ogni inserzione e una commissione sulle vendite. L’iscrizione è gratuita.

Posso usare Etsy per vendere prodotti digitali?
Sì. Etsy permette di vendere file scaricabili come planner, stampe, template e altro. Devi sempre avere Partita IVA se vendi in modo continuativo.

Posso aprire un negozio Etsy senza esperienza tecnica?
Assolutamente sì. Etsy è pensato per essere semplice e guidato, anche per chi è alle prime armi con l’e-commerce.

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