Il mondo di Game of Thrones e delle opere di George R.R. Martin è popolato da personaggi complessi e tragici, ma pochi hanno lasciato un segno così indelebile come Aerys II Targaryen, noto a tutti come il “Re Folle”. Sebbene non compaia direttamente nella serie House of the Dragon, la sua figura aleggia come un simbolo di ciò che il potere può fare a una mente instabile, fornendo un contesto importante per comprendere la caduta finale della dinastia Targaryen.
Chi era Aerys II Targaryen?
Aerys II Targaryen, l’ultimo sovrano Targaryen a regnare sui Sette Regni prima della Ribellione di Robert Baratheon, governò Westeros per quasi vent’anni. Il suo regno iniziò con la promessa di grandezza: Aerys era inizialmente un re intelligente, ambizioso e, secondo molti, potenzialmente uno dei migliori regnanti Targaryen. Tuttavia, con il passare degli anni, Aerys cominciò a mostrare segni di paranoia e instabilità mentale, in parte influenzato da eventi traumatici come il tradimento dei suoi più fidati consiglieri e la lunga prigionia durante la ribellione di Duskendale.
La sua crescente ossessione per il fuoco — in particolare il fuoco selvaggio, un’arma distruttiva che considerava quasi mistica — e la sua sfiducia verso tutti, compresa la sua stessa famiglia, portarono alla sua caduta psicologica. Questa follia lo rese un tiranno crudele, responsabile di torture, esecuzioni di massa e decisioni politiche insensate, alimentando il soprannome di “Re Folle”.
Il Re Folle nella Ribellione di Robert
L’epitome della sua follia si manifestò durante la Ribellione di Robert, il conflitto che segnò la fine della dinastia Targaryen. Aerys II pianificò di incendiare l’intera capitale, Approdo del Re, con il fuoco selvaggio se avesse perso la guerra, dimostrando il suo distacco totale dalla realtà. Fu questa decisione a provocare la ribellione del suo stesso protettore reale, Jaime Lannister, che lo uccise per impedire la distruzione della città, un atto che gli valse il soprannome di “Sterminatore di Re”.
L’Influenza di Aerys II sulla Saga
Nonostante la sua morte avvenga prima degli eventi narrati in Game of Thrones, Aerys II Targaryen esercita un’influenza duratura sul mondo creato da George R.R. Martin. La caduta della dinastia Targaryen a causa della sua follia è uno degli elementi che innesca gli eventi principali della saga. La Ribellione di Robert, scatenata dal suo comportamento tirannico e dall’incapacità di gestire il regno, porta all’ascesa dei Baratheon e segna la fine della lunga e travagliata dinastia Targaryen.
Personaggi come Daenerys Targaryen, sua figlia, portano il peso di questa eredità. Nel corso della storia, Daenerys si trova spesso a combattere con l’idea di seguire le orme di suo padre o di creare un nuovo percorso per sé e per il suo popolo. La paura di diventare come il “Re Folle” rappresenta un tormento psicologico che accompagna Daenerys fino agli eventi finali della serie.
House of the Dragon e le Radici della Follia Targaryen
Sebbene House of the Dragon sia ambientato circa 170 anni prima della nascita di Aerys II, la serie offre uno sguardo approfondito sulla dinastia Targaryen e su come il potere e la violenza abbiano spesso alimentato il declino mentale di alcuni dei suoi membri. La Danza dei Draghi, la guerra civile Targaryen che costituisce il fulcro della serie, rivela come le lotte per il trono abbiano minato l’unità della famiglia, portando molti a scelte tragiche e a comportamenti autolesionisti.
Questi eventi gettano le basi per le future debolezze della dinastia, con i Targaryen che vengono rappresentati come una famiglia condannata dalla propria storia di conquiste, intrighi e, in alcuni casi, dalla follia genetica. La “malattia del sangue”, come viene talvolta chiamata, è un tema ricorrente nella storia dei Targaryen, e Aerys II ne è uno degli esempi più estremi e tragici.
Conclusione: Il Lascito di Aerys II
Aerys II Targaryen è un personaggio che incarna i pericoli del potere incontrollato e della paranoia. La sua eredità di tirannia e distruzione ha cambiato per sempre la storia di Westeros e continua a influenzare profondamente i personaggi della saga di Game of Thrones. La sua caduta ha segnato la fine di un’era, ma ha anche posto le basi per il ritorno dei Targaryen, in particolare con Daenerys, che lotta per rivendicare il trono e ristabilire la sua dinastia, combattendo contro l’ombra della follia di suo padre.
In definitiva, il “Re Folle” non è solo una figura storica nella narrativa di George R.R. Martin, ma un simbolo di come il potere assoluto possa corrompere anche gli animi più promettenti e di come la storia stessa possa ripetersi se non vengono affrontati i traumi del passato.