Delitto d’onore, fino a pochi anni fa era contemplato anche in Italia

Negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente il numero dei cosiddetti “femminicidi”, omicidi commessi in gran parte a scapito di mogli, compagnie, ex fidanzate.

Perché? Perché essenzialmente per tanti uomini è inammissibile accettare di essere lasciati, che la “propria” donna non sia un oggetto o una proprietà, che si può chiudere una relazione per decisione della propria compagna.

Una storia tutto sommato vecchia come il mondo, perché è cambiato il nome ma tutto sommato cosa c’è di diverso rispetto al “delitto d’onore”, che fino a una manciata di anni fa era contemplato persino nel codice penale italiano?

Ancora oggi in molti paesi del mondo è legale uccidere una donna perché ha “disonorato” la famiglia con un comportamento troppo “libero”. L’onore di un uomo viene valutato con la sua abilità di tenere sottomesse e segregate le donne “che gli appartengono” : per questo motivo i delitti d’onore vengono commessi spesso in pubblico o comunque vengono in qualche modo pubblicizzati dagli assassini stessi.

Secondo l’Unicef i due terzi degli omicidi commessi in Cisgiordania e Gaza sono delitti d’onore, ai danni di ragazze, donne e gay. Il Pakistan è invece ritenuto il paese dove probabilmente avvengono più delitti d’onore del mondo: questo tipo di delitto ha anche un nome, karo-kari.

In Iraq le donne stuprate, naturalmente contro la loro volontà, per lavare l’onore della sua famiglia vengono uccise dagli stessi familiari.

In Bangladesh l’onore viene salvaguardato con l’acido: il numero delle aggressioni aumenta anzi ogni anno del 50% circa, coinvolgendo centinaia di donne ogni anno.
Ed in Italia? Fino alla riforma del Diritto di famiglia nel 1975, anche in Italia una serie di attenuanti facevano in modo che i rei del “delitto d’onore” fossero condannati a pene irrisorie.

Ed ancora oggi la legge non riesce ad essere tempestiva ed efficace, lasciando credere agli uomini di poter ancora disporre delle “proprie” donne e di lavare il proprio onore col sangue.