Il benaltrismo di Bagnasco sulle unioni civili

Il benaltrismo di Bagnasco sulle unioni civiliE arriva, immancabile, il benaltrismo di Bagnasco sulle unioni civili.

Ogni qualvolta si pone mano a riforme importanti, che devono essere fatte da anni, se non da decenni, c’è il benaltrista di turno.

Stavolta il Cardinal Angelo Bagnasco, che afferma, dall’alto della propria conoscenza della nostra nazione, che l’Italia ha altri problemi.

Staremmo per dire che è il cardinal Bagnasco ha altri problemi, uno dei quali, non indifferente, riguarda un ben famoso attico. Ma tant’è. Eppure il prelato continua, insiste.

Sul family day, dall’alto del proprio terrazzo, il dottore della Chiesa sostiene che è una manifestazione condivisibile e dalle finalità assolutamente necessarie. Insomma, il Ddl Cirinnà non è necessario, le manifestazioni sulle famiglia sì.

La legge sulle Unioni civili sarebbe una sorta di distrazione del Parlamento rispetto ai veri problemi dell’Italia.

E’ possibile che ciò peraltro sia vero, che da anni e anni tentare di allinearsi agli standard degli altri Paesi moderni sulla legislazione dei diritti civili, sia una distrazione.

Fatto sta che tali questioni distraggono il Paese solo da qualche lustro, egregio dottor Bagnasco. La distrazione importante invece, quella vera, totale, quella oppiacea di cui parlava un filosofo dell’ottocento, opera nel Paese da circa duemila anni.

E stia tranquillo, egregio dottore, che è ben più importante. E’ quella che le dà lavoro, signor Principe della Chiesa.

E’ quella che le consente di comprarsi gli attici di cui sopra, caro Cardinale.