- Non esiste un divieto assoluto nel lasciare i figli al nuovo compagno o compagna;
- È importante valutare il contesto, la stabilità della relazione e il benessere del minore;
- Il genitore affidatario ha responsabilità legale e può prendere questa decisione, salvo opposizioni motivate.
Nuova relazione e figli: cosa dice la legge
Dopo una separazione o un divorzio, è comune che uno dei due genitori inizi una nuova relazione. In questo contesto, una delle domande più frequenti è: si può lasciare i figli al nuovo compagno? La risposta, in linea generale, è sì, ma con alcune precisazioni importanti. Non esiste infatti una norma che vieti espressamente di affidare momentaneamente i figli a un nuovo partner, purché questa decisione sia coerente con l’interesse del minore.

Il genitore affidatario ha il diritto e il dovere di organizzare la vita quotidiana del bambino, inclusa la scelta di chi può accudirlo in sua assenza. Tuttavia, se il nuovo compagno presenta problematiche gravi (es. precedenti penali, abuso di sostanze, comportamenti aggressivi), l’altro genitore può opporsi rivolgendosi al giudice tutelare o al tribunale dei minorenni.
È quindi fondamentale che la scelta di lasciare i figli al nuovo partner sia ragionata, prudente e tuteli sempre il benessere psicologico e fisico del minore.
Come valutare se il nuovo partner è idoneo ad accudire i figli
Prima di lasciare i figli con il nuovo compagno o compagna, è essenziale fare una valutazione consapevole della situazione. Anche in assenza di divieti legali, resta centrale il principio del superiore interesse del minore, sancito anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Non basta che il partner sia presente nella vita del genitore: deve anche avere un comportamento adeguato, responsabile e stabile.
Ecco alcuni aspetti da considerare:
- la durata e la solidità della relazione con il nuovo partner;
- il tipo di rapporto instaurato con i figli;
- il contesto abitativo e le abitudini condivise;
- eventuali elementi critici (es. precedenti giudiziari, dipendenze, instabilità emotiva).
Non è necessario un “permesso” dell’altro genitore per ogni episodio in cui il nuovo partner resta con i figli. Tuttavia, mantenere un dialogo trasparente può prevenire tensioni e favorire un clima più sereno, soprattutto in caso di affido condiviso. Se l’altro genitore ritiene la presenza del nuovo compagno dannosa, può rivolgersi al giudice per chiedere limitazioni specifiche.
Conclusione: buon senso e tutela del minore al centro
Lasciare i figli al nuovo compagno è possibile, ma richiede attenzione, dialogo e soprattutto rispetto delle esigenze dei bambini. Ogni decisione che riguarda la loro quotidianità deve essere presa con maturità e responsabilità, evitando conflitti inutili e concentrandosi sulla stabilità affettiva. Se il nuovo partner rappresenta una figura positiva, il minore può trarne benefici. Ma se ci sono dubbi o situazioni delicate, è sempre consigliabile confrontarsi – anche legalmente – per trovare soluzioni equilibrate e tutelanti.
Lasciare i figli al nuovo compagno – Domande frequenti
Serve l’autorizzazione dell’altro genitore per lasciare i figli al nuovo partner?
No, salvo che ci siano limitazioni legali o situazioni di rischio per il minore.
Il nuovo compagno può sostituire l’altro genitore nelle decisioni?
No, le decisioni importanti restano in capo ai genitori. Il nuovo partner può solo supportare nella gestione quotidiana.
Cosa fare se l’altro genitore si oppone alla presenza del nuovo compagno?
Può rivolgersi al giudice solo se dimostra che la presenza dell’altra persona è dannosa o non adeguata al contesto familiare.

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