L’Europa torna a chiedere scusa all’Italia

Abbiamo avuto modo di parlarne più volte negli ultimi quaranta giorni, da quando cioè l’Italia ha subito un completo lockdown che ha di conseguenza richiesto la mobilitazione di ingenti somme di denaro per far fronte alle esigenze primarie di tutti i cittadini.

L’Italia, nel momento del bisogno, si è trovata tanti stati “amici” accanto, pronti a inviare aiuti e personale medico per sostenerci nella prima fase dell’emergenza, ma ben poco ha fatto l’Europa, che anzi ha sovente posto paletti difficile da superare.

In queste ore però arrivano nuove scuse: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, davanti al Parlamento europeo riunito in plenaria straordinaria per votare una risoluzione a favore dei Recovery bond, ha infatti rimproverato i Paesi dell’Ue perché “è vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia”.

Europa torna a chiedere scusa a Italia

“Le scuse valgono soltanto se si cambia atteggiamento. C’è voluto del tempo affinché tutti capissero che è necessario difendersi a vicenda. La verità adesso è che la solidarietà è il cuore pulsante dell’Ue, che è in piedi per aiutare i più bisognosi”, ha aggiunto.

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha scritto su Facebook che le parole della presidente “rappresentano un importante atto di verità, che fa bene all’Europa e alla nostra comunità”.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha invece commentato che “non basta, non bastano le scuse della Von der Leyen, due sorrisi e due pacche sulle spalle. Abbiamo versato 140 miliardi nelle casse dell’Europa, nessuno a Berlino, Parigi o Bruxelles pensi di mettersi in pari andando in Parlamento a dire scusate”.