Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi dice che l’emendamento sul petrolio del caso Guidi, è farina del suo sacco.
Stiamo parlando ovviamente dell’inchiesta sul petrolio che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi e al coinvolgimento del ministro Maria Elena Boschi.
In un’intervista a Lucia Annunziata, il Premier dice: “Quell’emendamento è roba mia e lo rivendico con forza. Noi non sapevamo delle indagini, ma se qualcuno ha fatto degli illeciti, voglio che sia scoperto, chiedo ai magistrati di fare degli sforzi”.
“Noi governo delle lobby? prosegue Renzi, mi viene da ridere”. Beato lui. A noi poveri cittadini, per queste tristi vicende, ci viene da piangere.
“Possono dirmi – prosegue il Presidente – che non sono capace, che non ho fatto nulla, mi fa arrabbiare, certo, ma se mi dicono che sono disonesto mi partono i cinque minuti. Io ho saputo come i cittadini dell’indagine perché di fronte alla legge il premier è come gli altri. E non mette bocca sule indagini”.
“Noi questo Paese lo stiamo talmente cambiando che se i magistrati vogliono, mi interroghino non solo su Tempa Rossa, ma su quello che vogliono”.
Una presa di posizione netta, dura, di difesa dell’operato del governo, di cui il Premier si fa carico in prima persona non solo assumendone la responsabilità politica, ma anche quella giudiziaria di aver indicato un emendamento oggetto di indagini.