Mimas di Saturno nasconde un oceano segreto? Le nuove, incredibili prove

Rappresentazione artistica di Mimas

La luna ghiacciata di Saturno, Mimas, soprannominata la “Morte Nera” per il suo iconico cratere, potrebbe celare un segreto sorprendente: un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie apparentemente anonima. Fino a poco tempo fa, Mimas era considerata una semplice palla di ghiaccio inattiva, ma nuove analisi dei dati raccolti dalla sonda Cassini della NASA e simulazioni avanzate stanno costruendo un’ipotesi convincente. Questa potenziale scoperta, descritta in recenti ricerche come quella pubblicata su ScienceDirect, potrebbe riscrivere la nostra comprensione dei mondi oceanici nel Sistema Solare esterno.

Rappresentazione artistica di Mimas

La luna “Morte Nera”: un enigma tra ghiaccio e acqua

A prima vista, Mimas si distingue per un’unica, enorme cicatrice: il cratere Herschel, la cui somiglianza con la stazione spaziale di Guerre Stellari è innegabile. Questa luna, tuttavia, non mostra le classiche “firme” geologiche tipiche delle lune con oceani sotterranei, come le crepe e le deformazioni superficiali che caratterizzano mondi come Europa, una delle lune di Giove, o Encelado, un’altra luna di Saturno.

L’assenza di segni evidenti ha reso Mimas un candidato improbabile. Come notato da Alyssa Rhoden, scienziata planetaria presso lo Southwest Research Institute (SwRI), “Quando osserviamo Mimas, non vediamo nulla di ciò che siamo abituati a vedere in un mondo oceanico“. Nonostante ciò, la possibilità di un oceano giovane e ben isolato da uno spesso guscio di ghiaccio rimane forte. Questo scenario suggerisce che i segni superficiali non abbiano ancora avuto il tempo di manifestarsi, o che siano semplicemente nascosti.

Il caso affascinante di un oceano geologico “giovane”

Le ricerche più recenti suggeriscono che l’eventuale oceano di Mimas non sia antico, ma si sia formato relativamente di recente, forse negli ultimi 10-15 milioni di anni. Questa formazione rapida è legata alle forze di marea di Saturno. Gli scienziati ipotizzano che, in passato, l’orbita di Mimas fosse più “eccentrica” (allungata), provocando un intenso riscaldamento mareale del suo interno. Le interazioni gravitazionali avrebbero generato sufficiente attrito per fondere il ghiaccio e creare acqua liquida sotterranea.

Sebbene l’orbita di Mimas sia ora più circolare, il calore generato in quel periodo potrebbe essere stato sufficiente a innescare il processo. Questa teoria è supportata da simulazioni termiche. Quando Rhoden e il suo team hanno analizzato il flusso di calore attraverso la crosta, hanno osservato che una volta iniziato, il processo di scioglimento procedeva rapidamente. La scienziata planetaria Adeene Denton, anch’essa dello SwRI, ha commentato che “Mimas deve essere proprio sul punto di non ritorno“, un punto di equilibrio critico che potrebbe aver portato alla formazione dell’oceano.

Un altro indizio cruciale arriva proprio dal cratere Herschel. La sua struttura sembra suggerire che, al momento dell’impatto, la crosta ghiacciata non fosse completamente solida. Le simulazioni mostrano che se Mimas avesse avuto un oceano sotterraneo, l’impatto avrebbe “ammorbidito” il ghiaccio, impedendo la formazione di un picco centrale caratteristico dei grandi crateri su corpi rigidi. Secondo Denton, “l’acqua non può creare una struttura del genere,” implicando che la rigidità fosse compromessa. Ciò avvalora l’idea che Herschel si sia formato proprio mentre il guscio ghiacciato stava iniziando a sciogliersi, con un oceano liquido in formazione sottostante.

Il futuro della scoperta

Sebbene le prove siano ancora indirette, l’insieme dei dati traccia un quadro coerente di Mimas come un giovane mondo oceanico. L’accumulo di osservazioni da parte di Cassini continua a dipingere una luna più dinamica e potenzialmente intrigante di quanto si credesse. La sfida per il futuro è confermare l’esistenza dell’oceano, forse misurando il flusso di calore attraverso il guscio di ghiaccio.

Come ha riassunto Denton, “Tutti questi elementi stanno ora costruendo una narrazione coerente su Mimas come un giovane mondo oceanico“. Questa ipotesi rende Mimas un bersaglio affascinante per le future missioni spaziali, offrendo l’opportunità di espandere l’elenco dei luoghi nel nostro sistema solare che potrebbero ospitare condizioni favorevoli alla vita. Per approfondire ulteriormente le ricerche sui mondi oceanici, puoi consultare gli studi del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA.

FAQ (Domande Frequenti)

1. Perché Mimas è considerata un candidato “improbabile” per un oceano? Mimas è sempre stata considerata improbabile perché la sua superficie non presenta le tipiche fratture o deformazioni osservate in lune oceaniche note come Encelado ed Europa. Queste caratteristiche superficiali sono di solito il risultato del movimento dell’acqua liquida sottostante. Tuttavia, l’oceano di Mimas potrebbe essere molto giovane (circa 10-15 milioni di anni), il che spiegherebbe l’assenza di segni visibili sulla crosta ghiacciata spessa.

2. Cos’è il riscaldamento mareale e come si collega all’oceano di Mimas? Il riscaldamento mareale è un processo in cui le intense forze gravitazionali di un pianeta, come Saturno, “stirano” e comprimono la luna in orbita. Questo attrito interno genera calore sufficiente a fondere il ghiaccio. Si ipotizza che l’orbita passata di Mimas fosse più eccentrica, intensificando questo riscaldamento e innescando la formazione di un oceano di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata della luna.

3. In che modo il cratere Herschel supporta la teoria dell’oceano? Il cratere Herschel, data la sua dimensione, avrebbe dovuto creare un picco centrale pronunciato se la crosta di Mimas fosse stata completamente rigida e fredda. Le simulazioni suggeriscono che l’assenza di tale picco sia coerente con l’impatto avvenuto quando il guscio ghiacciato era più morbido e meno rigido a causa della presenza di uno strato di acqua liquida sottostante. Ciò suggerisce che l’oceano si stesse formando proprio al momento dell’impatto.

By Antonio Capobianco

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