Il bilancio delle vittime è solo provvisorio ed è purtroppo destinato a salire nelle prossime ore, ma già i primi numeri e le prime immagini rendono la terribile tragedia che si sta consumando in queste ore in nuova Zelanda: un commando di quattro persone guidate da un ventottenne australiano, Brenton Tarrant , è entrato in due moschee, durante il tradizionale venerdì di preghiera, ed ha aperto il fuoco, cercando di mietere quante più vittime possibili.
Gli attacchi sono avvenuti intorno alle 13.40 ora locale – l’1.40 del mattino in Italia – è il bilancio delle vittime è di almeno quarantanove morti.
Per aggiungere orrore all’orrore, l’autore degli attacchi ha ripreso la strage in diretta streaming: il video, pubblicato su Facebook, è durato 17 minuti ed è poi stato rimosso dal social network.
“Mi sono ispirato alla strage compiuta ad Utoya, in Norvegia, da Anders Breivik nel 2011. Voglio uccidere gli stranieri invasori”, si è sentito chiaramente affermare nel video.
Inoltre Tarrant sui caricatori delle armi usate per la strage ha inciso i nomi di coloro a cui si è ispirato: sono stati trovati il nome di Luca Traini, 28enne di Tolentino autore della sparatoria contro gli immigrati avvenuta a Macerata il 3 febbraio del 2018, ma anche quello di Alexandre Bissonette, 29enne che nel 2017 uccise sei persone in una moschea di Quebec City.

Autore e articolista con una passione per l’informazione chiara, verificata e accessibile. Scrivo per aiutare i lettori a orientarsi tra notizie, approfondimenti e curiosità che contano davvero. Mi occupo di attualità, tecnologia, cultura digitale e tutto ciò che ha un impatto reale sul nostro quotidiano. Il mio obiettivo? Offrire contenuti utili, ben documentati e scritti con un linguaggio semplice ma autorevole.