Ora è possibile regolarizzare colf e braccianti

In Italia, inutile girarci attorno, c’è un’economia sommersa che fattura da capogiro: centinaia di migliaia di lavoratori, nei settori più disparati, lavorano in nero, senza alcun contributo versato e praticamente “invisibili” per lo stato.

Da anni lo stato sta cercando di fare di tutto per portarli allo scoperto, e proprio in queste ore è partita l’ennesima “operazione”, una moratoria pensata appositamente per colf, badanti e braccianti.

Nello specifico, da ieri è attivo il servizio INPS online per la presentazione delle domande di emersione di lavoro subordinato irregolare con cittadini italiani o comunitari iniziati prima del 19 maggio 2020 e che siano ancora in essere alla data di presentazione della istanza.

Ora possibile regolarizzare colf e braccianti

In pratica, i datori di lavoro che intendono stipulare un nuovo contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, in corso, sia con cittadini italiani che con cittadini stranieri, possono presentare una apposita istanza fino al prossimo 15 luglio.

Per la regolarizzazione di lavoratori già impiegati è previsto il versamento di un contributo forfettario di 400 euro a copertura degli oneri connessi all’espletamento della procedura di emersione, ma allo stesso tempo è stato anche previsto uno scudo penale dei procedimenti penali e amministrativi per l’impiego in nero dei lavoratori.