Il Premier Renzi sul referendum: vinceremo senza evocare la paura.
Renzi dice nella propria enews: “Se riusciamo a parlare di contenuti, l’Italia dice sì al referendum costituzionale. Ma non vinceremo questo referendum evocando la paura del no, perché nel nostro DNA c’è da costruire una proposta, non evocare una minaccia”.
“Con il ‘sì’ l’Italia diviene Paese più semplice. Ci saranno meno politici, meno sprechi di tempo e denaro, più partecipazione, più chiarezza di ruoli. Cresce l’attenzione anche oltre confine per il referendum”.
“Dopo che i Britannici hanno votato per la Brexit e accortisi di ciò che hanno fatto, cercano di inventarsi qualche soluzione di ripiego, mentre i commentatori internazionali mettono nel mirino il referendum del nostro Paese”.
Ma in questi giorni il Presidente del Consiglio, accortosi della crescita del fronte dei “no” e anche della fronda dentro il proprio partito, sembra aver assimilato l’ipotesi dello spacchettamento, cioè dividere il referendum unico in più quesiti sulle varie questioni.
Potrebbe essere una maniera per lasciare maggiori possibilità alla gente di esprimersi sulle varie questioni, sempre che il Presidente della Repubblica Mattarella sia favorevole a quest’ipotesi. E forse, dopo il colloquio con lo stesso Renzi di oggi, lo è.