Ridley Scott rifiutò di girare Dune per la location in Messico

Ridley Scott avrebbe rifiutato di dirigere Dune perché sarebbe stato girato in Messico

Durante la promozione del film “House of Gucci“, con protagonista Lady Gaga, il regista del film, Ridley Scott ha confessato il motivo per cui si è rifiutato di girare il lungometraggio “Dune“, uscito nel 1984.

In un’intervista, il famoso regista, che ha lavorato a progetti come “Alien, Thelma & Louise, Gladiator e The Martian“, ha assicurato che sebbene fosse molto facile e fattibile girare “Dune” in Messico, come intendeva fare il produttore, non voleva per farlo.

Abbiamo realizzato un’ottima versione di Dune, perché all’inizio lavoravo a stretto contatto con lo scrittore. Mi sono sempre concentrato sull’aspetto del film, su ciò che veniva scritto“, ha detto.

Sebbene il lavoro di sceneggiatura fosse suo e del produttore italiano Dino De Laurentiis, che propose il Messico come destinazione per le location, cosa che avrebbero fatto ai Churubusco Studios, Ridley Scott si rifiutò di lavorare a causa dell’odore della città.

“Dino ha detto: ‘È costoso, dovremo farlo in Messico.’ Gliel’ho detto?‘ E lui ha risposto: ‘Messico‘. Così mi ha mandato a Città del Messico. E con il massimo rispetto per Città del Messico, a quei tempi (era) piuttosto puzzolente. Non mi è piaciuta”, ha detto.

“Sono andato allo studio a Città del Messico dove i pavimenti erano sporchi nello studio. Ho detto: ‘No, Dino, non voglio tutto questo disagio.’ Quindi ho fatto marcia indietro e sono andato invece a girare Legend“, ha raccontato Ridley Scott.

Sebbene, in un primo momento, Ridley Scott e David Lynch si siano divisi il lavoro, il progetto ha finito per impiegare troppo tempo, quindi è finito per essere abbandonato, fino a quando il regista Lynch ha preso il testimone, anche se purtroppo non ebbe grande successo al botteghino.

A quel tempo, mentre Ridley Scott lavorava con gli attori Tom Cruise, Mia Sara, Tim Curry, David Lynch faceva lo stesso con Kyle MacLachlan, Silvana Mangano, Brad Dourif e José Ferrer; nel suo primo tentativo di realizzare l’adattamento del romanzo di Frank Herbert.

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