Negli ultimi mesi abbiamo raccontato di un numero incredibile di femminicidi, di donne uccise troppo spesso da uomini che dicevano di amarle e volerle proteggere.
Ma l’amore malato, naturalmente, non arma solo la mano maschile, ed infatti in queste ore arriva da Rieti una storia terribile che vede come protagonista una moglie che non voleva rassegnarsi alla fine della propria unione.
La vittima è un 44enne del luogo e a causare la sua morte è stata sua moglie, ora ricoverata in stato di fermo al Sant’Eugenio di Roma con gravi ustioni su tutto il corpo.
Più nello specifico, la donna avrebbe dato fuoco al marito con taniche di benzina, uccidendolo, e provocando l’esplosione della propria abitazione, dalla quale avrebbe fatto uscire preventivamente i due figli.
Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, la vittima avrebbe chiamato la polizia poco prima della tragedia, avvenuta attorno alle 22 di lunedì sera, segnalando l’allontanamento della consorte dall’immobile, in compagnia dei figli. La donna, in realtà, si sarebbe procurata delle taniche di benzina, e una volta tornata a casa, al termine di una lite furiosa, avrebbe cosparso il marito di combustibile e dato fuoco, con modalità ancora oggetto di indagine da parte degli investigatori.