Storie di Fantasmi, Fred Astaire da brivido

Un quartetto di vecchi amici gentiluomini (Fred Astaire, John Houseman, Douglas Fairbanks Jr e Melvyn Douglas) si incontra settimanalmente nella città innevata di Milburn, nel New England, per scambiarsi storie spaventose.

Autonominatisi “The Chowder Society“, si sfidano a vicenda per inventare qualcosa di veramente inquietante.

L’intrattenimento di buon carattere prende una svolta sinistra quando un vile segreto che è rimasto sotterrato per più di 50 anni viene fuori.

Il destino collettivo dei compagni cade nelle mani di un’entità apparentemente inarrestabile decisa alla vendetta. Ma vendetta per cosa? Cosa avrebbero potuto fare gli amici tanti anni fa di così terribile?

Sebbene non sia affatto un classico di alto livello del cinema horror, può essere certamente una pellicola degna di nota.

I quattro protagonisti potrebbero non sembrare i nomi più adatti a un regista che ha girato un film dell’orrore, ma il loro talento unito e stagionato crea un livello di credibilità drammatica che (quasi) rende plausibili gli elementi fantastici della storia.

Un pubblico moderno deve essere consapevole del fatto che questi ragazzi erano dei grandi attori di Hollywood ai loro tempi.

Con una durata di appena 111 minuti, la storia sembra un po’ tirata. Ma se la sua sceneggiatura – modellata da Lawrence D Cohen (sceneggiatore del classico di Brian DePalma del 1976 Carrie e il rispettabile remake di Kimberly Peirce del 2013) da un romanzo bestseller del 1979 di Peter Straub – è occasionalmente un po’ pesante, almeno non si discosta mai dalla rilevanza narrativa.

Il regista John Irvine ( The Dogs of War ) modella alcune immagini potentemente emotive, immensamente incoraggiate da alcuni effetti speciali meravigliosamente raccapriccianti e dalle lussureggianti – anche se occasionalmente un po’ esagerate – composizioni orchestrali di Philippe Sarde.

Anche se non esistevano ancora effetti speciali abbastanza convincenti, Krige lascia allo spettatore la sensazione che accada qualcosa di macabro in qualsiasi momento.

L’efficacia del film è particolarmente sorprendente dato che contiene due lunghi flashback – che vanno contro il consueto bisogno di immediatezza del genere – e presenta un cast principalmente di attori “anziani“.

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