Unioni Civili e adozioni gay, negli Usa aderisce anche il Mississippi.
Il Mississippi era l’ultimo Stato dove non erano possibili adozioni di questo tipo. Ora, questo Stato si è allineato con tutti gli altri della grande nazione nordamericana.
Ma a muoversi è stato un giudice, Daniel Jordan, con una pronuncia che farà storia. E soprattutto con un pronunciamento alla cui base c’è un principio, non sempre universalmente riconosciuto, ma che sicuramente fa parte della tradizione giuridica anglosassone: “tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge”.
Per cui il buon Daniel Jordan non ha aspettato che un organo politico varasse una legge, bensì ha semplicemente ordinato alle autorità dello Stato di cancellare ogni tipo di divieto circa le adozioni gay. E il gioco è fatto.
I giudici intervengono quindi in maniera pesante anche negli Stati Uniti, e non solo qui da noi, quando si tratta di riportare il tutto a una condizione di legalità e di diritto che sovente mancano anche nelle nazioni cosiddette più avanzate e civili.
E adesso manchiamo noi, qui in Italia, con le Unioni Civili: il solito palleggiamento frustrante che dura per mesi, come per tantissime altre leggi, fra Camera e Senato. Ma fra poco dovrebbe essere tutto finito. Come negli Stati Uniti.