Il contratto di usufrutto vitalizio è una delle forme più utilizzate nel diritto civile italiano per garantire il godimento di un bene – solitamente un immobile – a una persona fino alla sua morte, pur mantenendo distinta la proprietà. È uno strumento giuridico molto utilizzato nei contesti familiari, nelle donazioni, nelle pianificazioni patrimoniali e nelle operazioni successorie.
Vediamo di seguito che cos’è, come si costituisce, quali requisiti deve avere e un modello base di contratto.

1. Che cos’è l’usufrutto vitalizio?
L’usufrutto vitalizio è una forma di usufrutto (artt. 978–1020 c.c.) che ha durata pari alla vita del beneficiario. È un diritto reale di godimento su cosa altrui che attribuisce all’usufruttuario la facoltà di utilizzare il bene e di trarne ogni utilità, senza poterlo alienare o distruggere, e senza potere sul diritto di nuda proprietà, che resta in capo al proprietario.
Normativa di riferimento: Articolo 978 c.c. e ss. – Codice Civile Italiano
2. Caratteristiche principali del contratto di usufrutto vitalizio
Ecco i principali elementi distintivi del contratto:
| Elemento | Descrizione |
|---|---|
| Durata | Coincide con la vita dell’usufruttuario (non è possibile prevedere una durata superiore) |
| Oggetto | Può riguardare beni immobili, mobili registrati, titoli, aziende |
| Titolarità | La nuda proprietà resta al concedente (o viene trasferita a terzi) |
| Forma | Obbligatoria per iscritto e con atto pubblico se riguarda beni immobili |
| Effetti | L’usufruttuario ha l’obbligo di conservare la cosa e può trarne ogni utilità, ma non può alterarne la destinazione economica |
| Estinzione | Avviene con la morte dell’usufruttuario o per consolidazione se riacquista la piena proprietà |
3. Requisiti essenziali del contratto di usufrutto vitalizio
Per la validità del contratto è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
Requisiti soggettivi
- Parti contrattuali: il concedente (nudo proprietario) e il beneficiario/usufruttuario.
- Entrambe le parti devono avere capacità giuridica e di agire.
Requisiti oggettivi
- Descrizione precisa del bene oggetto dell’usufrutto.
- Durata vitalizia, legata alla vita dell’usufruttuario.
- Indicazione degli obblighi e dei limiti a carico dell’usufruttuario.
- Clausole sull’eventuale manutenzione, spese ordinarie e straordinarie, assicurazione, uso personale o concessione in locazione.
Forma e pubblicità
- Se riguarda beni immobili, è necessario l’atto pubblico notarile.
- Deve essere trascritto nei Registri Immobiliari (ex art. 2643 c.c.) per avere efficacia verso i terzi.
4. Esempio di modello di contratto di usufrutto vitalizio
Nota bene: Questo è un modello generico a fini esemplificativi. Ogni contratto va adattato al caso concreto con l’assistenza di un avvocato o notaio.
CONTRATTO DI USUFRUTTO VITALIZIO
TRA
Il Sig. Mario Rossi, nato a Milano il 01/01/1950, residente in Milano, Via Roma 1, C.F. RSSMRA50A01F205X, di seguito “Nudo Proprietario”
E
La Sig.ra Carla Bianchi, nata a Roma il 15/03/1955, residente in Roma, Via Appia 10, C.F. BNCCRL55C55H501Y, di seguito “Usufruttuaria”
PREMESSO CHE
- Il Nudo Proprietario è pieno proprietario dell’immobile sito in Roma, Via delle Rose 15, identificato al Catasto Fabbricati al Foglio 45, Particella 123, Subalterno 2;
- Le parti intendono costituire un usufrutto vitalizio in favore della Usufruttuaria;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
- Il Nudo Proprietario costituisce, a titolo gratuito/onerosamente, in favore della Usufruttuaria un diritto di usufrutto vitalizio sull’immobile sopra descritto.
- L’usufrutto avrà durata pari alla vita della Usufruttuaria.
- L’Usufruttuaria si obbliga a mantenere il bene in buono stato e a sostenere le spese di manutenzione ordinaria.
- Le spese straordinarie restano a carico del Nudo Proprietario.
- È consentito all’Usufruttuaria concedere in locazione il bene, previa comunicazione scritta al Nudo Proprietario.
- Alla cessazione dell’usufrutto, il bene tornerà nella piena disponibilità del Nudo Proprietario.
Letto, approvato e sottoscritto.
Luogo, data
Firma del Nudo Proprietario
Firma dell’Usufruttuaria
5. Usufrutto vitalizio a titolo gratuito o oneroso
Il contratto può essere:
- Gratuito (es. genitori che si riservano l’usufrutto dopo la donazione dell’immobile ai figli);
- Oneroso, cioè con pagamento di un corrispettivo da parte dell’usufruttuario (simile a una vendita del diritto di godimento).
La scelta ha implicazioni fiscali e tributarie rilevanti, soprattutto ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali.
6. Fiscalità del contratto di usufrutto vitalizio
La costituzione di usufrutto su un immobile comporta:
- Imposta di registro proporzionale, se a titolo oneroso;
- Imposta ipotecaria e catastale, se trascritto;
- Tassazione IRPEF, se l’immobile viene locato: i canoni sono imponibili in capo all’usufruttuario.
In caso di successione, l’usufrutto si estingue e non entra nella massa ereditaria, ma il bene torna in piena proprietà al nudo proprietario.
7. Vantaggi e rischi del contratto di usufrutto vitalizio
Vantaggi
- Strumento efficace per la gestione patrimoniale familiare;
- Garantisce protezione abitativa per l’usufruttuario;
- Utile in caso di donazioni con riserva di usufrutto.
Rischi e criticità
- Durata incerta, legata alla vita dell’usufruttuario;
- Limitazioni di disponibilità per il nudo proprietario;
- Possibili controversie su spese e uso del bene.
Conclusione
Il contratto di usufrutto vitalizio è uno strumento giuridico flessibile ed efficace per separare godimento e proprietà di un bene, tutelando interessi familiari e patrimoniali. Tuttavia, richiede precisione formale, consulenza legale specializzata e attenzione agli aspetti fiscali.
