In un’epoca segnata da disuguaglianze e polarizzazione, l’educazione civica torna ad essere uno strumento centrale per formare cittadini consapevoli e promuovere l’inclusione sociale tra le nuove generazioni. Scuola, famiglia e istituzioni devono collaborare per creare un tessuto sociale coeso, partendo proprio dai banchi di scuola.

L’educazione civica nelle scuole italiane oggi
Dal 2020 l’educazione civica è tornata obbligatoria in tutte le scuole italiane, grazie alla Legge 92/2019, con un minimo di 33 ore annuali dedicate. L’obiettivo è fornire competenze trasversali legate alla Costituzione, alla sostenibilità ambientale e digitale, ai diritti umani e alla cittadinanza attiva.
Secondo una ricerca condotta da Ipsos per Save The Children (2022), il 64% degli adolescenti italiani ritiene importante affrontare tematiche legate ai diritti civili, alla diversità e all’inclusione durante il percorso scolastico. Tuttavia, solo il 39% dichiara di aver trattato in modo approfondito questi temi in classe.
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Questi dati mettono in luce una discrepanza tra le intenzioni del legislatore e l’effettiva applicazione nelle scuole, evidenziando l’urgenza di una maggiore formazione per docenti e dirigenti scolastici.
Educazione civica e inclusione: un binomio strategico
L’inclusione sociale non è solo un obiettivo etico, ma una necessità educativa. L’educazione civica favorisce lo sviluppo dell’empatia, del pensiero critico e della consapevolezza culturale. Quando studenti imparano il valore delle regole comuni, dei diritti e dei doveri, cresce anche la capacità di accettare le differenze e di contrastare fenomeni come bullismo, razzismo e discriminazioni.
La Commissione Europea, nel documento “Promoting citizenship and the common values of freedom, tolerance and non-discrimination through education” (2015), sottolinea come l’educazione civica sia fondamentale per la coesione sociale e la prevenzione dell’esclusione.
Un esempio virtuoso arriva dal progetto “Scuole Aperte e Inclusive” promosso da diversi comuni italiani, che punta a coinvolgere studenti in attività extracurricolari legate alla partecipazione civica e alla conoscenza dei diritti, anche attraverso il supporto di associazioni locali.
Conclusione
Educare alla cittadinanza significa formare giovani capaci di vivere in una società pluralista e democratica. Investire in educazione civica è investire nel futuro dell’inclusione.
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