Missione Exomars fallita: il Lander Schiaparelli è precipitato sul suolo marziano a 50 secondi dall’arrivo.
Una parte della missione Exomars è riuscita, un’altra parte no, con la perdita della piccola sonda Schiaparelli, che nell’ultima parte della discesa non è riuscita ad attivare i retrorazzi.
Ma dall’Esa fanno sapere che comunque la missione è stata un successo. Noi proviamo a parlare di successo parziale, in attesa che se ne avvii una seconda nel 2021. Non c’è dubbio che ormai la sonda schiantatasi sul terreno sia irrecuperabile.
E forse le prime apparecchiature a danneggiarsi sono state quelle trasmittenti e riceventi verso la parte della navetta che è rimasta in orbita, il TGO, Trace Gas Orbiter. Quest’ultima è deputata all’analisi dell’atmosfera del pianeta rosso e di altri importanti parametri.
Ma, comunque, bisogna dire che ogni missione spaziale comporta dei rischi, e, come dimostra la storia delle scienza e in particolare delle missioni spaziali, c’è sempre una consistente possibilità che non tutto vada per il meglio. Il progresso scientifico è fatto di successi pieni, di successi parziali e di insuccessi.
La scienza in ogni caso progredisce, va avanti. Dire, come ha fatto qualcuno, che queste missioni sono soldi semplicemente buttati è ignoranza pura. A Galileo davano del pazzo e l’hanno condannato per i suoi studi.
Ma se adesso abbiamo le macchine elettriche, la Tac, gli aerei e perfino Internet, lo dobbiamo soprattutto a lui e a pochi altri pazzi che sin dall’inizio hanno pensato che la scienza non solo non era una cosa inutile, ma avrebbe fatto progredire l’umanità.