Ezio Bosso un genio a Sanremo, al Festival non sono solo canzonette

Ezio Bosso un genio a Sanremo, al Festival non sono solo canzonettLa puntata del Festival di Sanremo di giovedì 11 febbraio ci ha regalato un momento di alta televisione per l’emozionante partecipazione di Ezio Bosso: grande artista, uomo meraviglioso.

Ben venga il Festival di Sanremo se è capace, fra un gossip e una canzonetta, di regalarci momenti di altissimo spessore culturale, artistico e, soprattutto, umano.

Ezio Bosso il musicista. Ezio Bosso il direttore d’orchestra. Ezio Bosso l’uomo. Intelligenza, intuizione, ironia, originalità, creatività, umanità. In una parola un genio.

I giornali hanno fatto a gara per riportare le sue parole quasi fossero vangelo. E in fondo lo sono.

Parole semplice, vere, che in un calderone di convenevoli e ipocrisia, si sono librate in cielo con una violenza inaudita per poi ricadere in picchiata nel cuore di ognuno di noi.

E poi le mani di Bosso inquadrate in modo ossessivo dalle telecamere che volano sui tasti.

Following a bird suona il Maestro. E mentre suona, chiudi gli occhi e vedi il volo dell’uccellino. Saltella, vola basso per poi salire in cielo in un crescendo quasi rossiniano. Senti il battito delle ali e ascolti quel canto di libertà.

E allora capisci che cosa distingue un genio da una persona normale: curiosità, sensibilità e umanità in primis. E poi quella rara capacità di ascoltare non solo con le orecchie e di osservare non solo con gli occhi. Ezio Bosso è un genio.

Ezio Bosso ha oscurato tutti gli altri ospiti del Festival rendendo indimenticabile la sessantesima edizione del Festival di Sanremo.

Grazie a Ezio Bosso per le lacrime di commozione che pensavamo aver perduto per sempre. Grazie per la sua musica e per averci saputo incantare.

Grazie al Maestro e all’Uomo per le tante perle di saggezza che custodiremo gelosamente nel cuore.

La musica come la vita si può fare solo in un modo: insieme”, Ezio Bosso.