Il segretario generale della CEI, Monsignor Nunzio Galantino non andrà mai a sedersi sulla poltrona Rai dove si è seduto il figlio di Riina.
Se Vespa pensava di fare audience portandosi in casa il figlio di uno dei boss più maligni della nostra storia, ha sbagliato di grosso, perché tanti italiani di buon senso si sono rifiutati di guardare quella puntata.
Uno di questi è Monsignor Nunzio Galantino, già Vescovo di Cassano All’Ionio (CS) cittadina calabrese che di recente ha ospitato Papa Francesco, e oggi segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
“Mi sono rifiutato assolutamente di vedere la trasmissione” – ha dichiarato Monsignor Galantino, ai microfoni del Tg2000 – e qualora venissi invitato a Porta a Porta non andrò per non sedere sulla stessa poltrona. Non ci andrò mai lì dentro. Non sono stato chiamato e spero che non mi chiamino mai. Non si possono fare queste cose per dare spettacolo”.
“Sono uno di quelli – ha continuato il segretario della CEI – che non ha visto e voluto vedere Porta a Porta. Mi sembra che sia sacrosanta la protesta nei confronti della Rai e di alcuni giornalisti”.
“Si può anche far andare il figlio di Riina in televisione ma non devono guidare le danze e fare loro lo show per spiegarci cosa non è la Mafia. Bisogna avere giornalisti intelligenti, non inginocchiati, che sappiano fare le domande che la gente vuole fare a queste persone. Non i perbenisti ma la gente che ha avuto danni gravi e parenti ammazzati. Abbiamo avuto tutti dei danni da questa gente”.