No dell’Ungheria alla fornitura di armi all’Ucraina

Secondo i rapporti, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia hanno concordato di fornire armi all’Ucraina, se ne sta discutendo proprio in queste ore con i vertici di Kiev, mentre l’Ungheria si chiama fuori.

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, il primo ministro ceco Petr Fiala e il primo ministro sloveno Janez Jansa si recheranno a Kiev per incontrare Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denis Smihal.

Lo ha affermato l’Ufficio del Primo Ministro di Varsavia. Secondo quanto riferito, i tre paesi si sono impegnati a fornire armi all’Ucraina. I dettagli di questo saranno discussi a Kiev con la leadership ucraina.

Viktor Orbán non prenderà parte ai colloqui, perché, come ha più volte confermato il Primo Ministro, l’Ungheria non fornirà armi né invierà truppe in Ucraina, il governo ungherese mira a impedire che l’Ungheria vada alla deriva in guerra in qualsiasi circostanza, il governo tenterà sempre di ripristinare la pace operando politicamente.

Dal momento in cui è scoppiata la guerra, il governo ungherese ha dichiarato che non avrebbe inviato soldati e trasportato armi in Ucraina, poiché all’Ungheria non dovrebbe essere permesso di cadere in una guerra.

Origo ha trattato in dettaglio nelle ultime settimane con politici di sinistra che quasi si offrivano a vicenda su come l’Ungheria dovrebbe intervenire nella guerra.

Il ministro degli Esteri Péter Szijjártó – dopo che i russi stavano bombardando vicino al confine polacco – ha parlato dei gravi pericoli del solo sovvenzionamento di armi.