Dopo mesi di crescita costante, il mercato dell’oro si prepara a un possibile rialzo parabolico che potrebbe spingere il prezzo del metallo prezioso ben oltre i massimi storici. Secondo le più recenti analisi di mercato, l’oro ha già registrato un’impennata dell’80% da ottobre 2024, attirando l’attenzione di investitori, banche centrali e analisti finanziari globali.

Oltre 3.400 dollari l’oncia: il nuovo slancio dell’oro
Il contratto future sull’oro con scadenza a giugno 2025 è attualmente scambiato intorno ai 3.444,50 dollari l’oncia troy, segnando un progresso straordinario. Solo nelle ultime due sessioni di trading, il prezzo ha guadagnato quasi 200 dollari, confermando la forza del trend rialzista.
Questo movimento ricorda l’impennata registrata ad aprile 2024, quando l’oro balzò da 2.998 a 3.509,90 dollari in appena otto giorni (+17,52%). Un simile comportamento dei prezzi suggerisce la possibilità di una nuova fase parabolica.
Cosa sta alimentando il rally dell’oro?
1. Debolezza del dollaro USA
Le recenti politiche commerciali dell’amministrazione Trump, tra cui l’imposizione di dazi su molte importazioni globali, hanno indebolito il dollaro, rendendo l’oro una scelta più attraente come bene rifugio.
2. Inflazione e incertezza economica globale
Dati macroeconomici preoccupanti da Stati Uniti, Cina e Unione Europea alimentano i timori di un rallentamento economico globale. L’oro, storicamente considerato un hedge contro l’inflazione, torna protagonista nei portafogli degli investitori.
3. Instabilità geopolitica
Le tensioni in Medio Oriente e la persistente crisi tra Russia e Ucraina contribuiscono a una crescente domanda di oro come asset sicuro, soprattutto in periodi di instabilità internazionale.
Le banche centrali spingono l’oro ai massimi
Secondo i dati del World Gold Council, le banche centrali di tutto il mondo hanno acquistato oltre 1.000 tonnellate di oro per il terzo anno consecutivo nel 2024, e si prevede che il trend prosegua anche nel 2025.
In particolare, la Banca Popolare Cinese è stata tra le più attive, aumentando le riserve d’oro per il quarto mese consecutivo. Come riportato da Reuters, a fine febbraio le riserve auree della Cina sono salite a 73,61 milioni di once, pari a 208,64 miliardi di dollari.
De-dollarizzazione e oro come asset strategico
In risposta alle crescenti sanzioni e tensioni geopolitiche, molte nazioni stanno accelerando i processi di de-dollarizzazione, riducendo la loro esposizione al dollaro USA e investendo in lingotti d’oro.
Questo cambiamento strategico ha spinto le banche centrali a convertire parte delle riserve in oro, consolidando il ruolo del metallo giallo come pilastro della sicurezza finanziaria internazionale.
Previsioni: oro verso i 4.000 dollari?
Con l’attuale trend e l’aumento della domanda, diversi analisti ritengono plausibile che il prezzo dell’oro raggiunga quota 4.000 dollari l’oncia troy entro la fine del 2025 o al più tardi nel primo trimestre del 2026.
Conclusione: oro protagonista del nuovo scenario economico globale
L’oro sta tornando al centro della strategia finanziaria globale, sostenuto da politiche monetarie espansive, rischi geopolitici e un crescente bisogno di protezione da parte degli investitori.
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