In tutto il mondo è psicosi coronavirus: non si parla d’altro e ormai noi italiani veniamo considerati degli “untori”, poco graditi in ogni dove, con numerosi paesi che ci hanno chiuso le frontiere.
Eppure di emergenze planetarie ce ne sono diverse ed in particolare un vero e proprio dramma umanitario si sta consumando da settimane in Siria.
La popolazione è stremata dalla guerra, case ed ospedali distrutti, assenza di cibo ed acqua a sufficienza, per non parlare di medicine e cure mediche in generale.
E la situazione è destinata a peggiorare: un drone del governo siriano è stato abbattuto nella provincia di Idlib nord-occidentale della Siria, segnando l’inizio di un’operazione militare su larga scala in risposta all’uccisione di 34 soldati turchi della scorsa settimana, ha riferito l’agenzia di stampa turca Anadolu.
Il ministro della Difesa turco Şule Akar ha annunciato l’operazione, denominata Operazione Spring Shield, giurando ritorsioni contro qualsiasi attacco alle forze turche o posti di osservazione a Idlib sotto il diritto di autodifesa della Turchia.
Damasco intanto ha chiuso lo spazio aereo nell’area di Idlib, proprio a causa dell’escalation militare con la Turchia.
“Qualunque velivolo violi il nostro spazio aereo verrà trattato come ostile e in quanto tale dovrà essere abbattuto”, ha avvertito l’esercito siriano, lamentando che “forze del regime turco continuano a compiere atti ostili contro le nostre forze armate che operano nella provincia di Idlib e nella zona circostante”.