Torino, scontri tra NoTav e polizia

Nella giornata di ieri, da nord a sud dello stivale, si sono tenute manifestazioni in occasione della festa dei lavoratori, nella stragrande maggioranza dei casi in modo pacifico.

Ma lo stesso non si può dire per la città di Torino, dove la polizia ha bloccato, con una carica e manganellate, un gruppo di No Tav che da piazza Vittorio stava cercando di raggiungere la testa del corteo passando dai portici di via Po.

Quando la polizia è intervenuta, i manifestanti hanno risposto lanciando bottiglie, lattine, aste di bandiere. Il movimento No Tav è stato portato indietro di due isolati rispetto a piazza San Carlo dove si teneva il comizio sindacale.

Il ministro Matteo Salvini ha commentato i fatti dicendo di aver visto “anche oggi in azione i cretini dei centri sociali”, mentre il sindaco Pisapia invece ha condannato “le azioni violente avvenute oggi a Torino da parte dei No Tav. E’ un fatto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione e bene ha fatto il capogruppo alla Camera Delrio nell’annunciare un’interrogazione parlamentare”.

Molto differente la versione dei NoTav, che sulla loro pagina social hanno così scritto: “A pochi metri del punto di arrivo la polizia ha iniziato a manganellare i notav presenti al primo maggio perché si stava svolgendo il comizio sindacale e non volevano fischi. Hanno spaccato il vetro del furgone, tirato giù i microfoni e calpestato i cartelli.

Due ragazze sono finite all’ospedale. E poi i violenti siamo noi. Non chiamatela carica, non chiamateli scontri guardate il video e che tutti chiamino le cose col loro nome: un’aggressione a freddo contro i notav”.