Quando una persona cara, specialmente un anziano, inizia ad avere difficoltà a gestire la quotidianità o a mantenere la propria autonomia, cercare aiuto può sembrare un labirinto burocratico. A Bologna, una città attenta al benessere dei suoi cittadini, esistono servizi specifici pensati per offrire sostegno. L’obiettivo è garantire agli anziani la migliore qualità di vita possibile, spesso proprio restando nel proprio ambiente domestico. La figura chiave per orientarsi e ottenere l’assistenza necessaria è l’assistente sociale per anziani a Bologna.

L’Assistente Sociale a Bologna: Il Primo Passo per il Sostegno Anziani
L’assistente sociale è un professionista formato per valutare i bisogni complessi delle persone e delle famiglie, fungendo da ponte tra il cittadino e la rete dei servizi socio-sanitari. Per gli anziani, il suo ruolo è cruciale. A Bologna, il punto di accesso privilegiato per trovare un assistente sociale per anziani è lo Sportello Sociale del proprio Quartiere di residenza.
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Non è necessario che sia l’anziano stesso a recarsi allo Sportello: parenti, caregiver o persone che si prendono cura della persona possono fare la richiesta. Il principio è quello della prossimità: i servizi sono distribuiti sul territorio cittadino, rendendo più agevole l’accesso.
Come Contattare lo Sportello Sociale del Comune di Bologna
Il Comune di Bologna ha organizzato la sua rete di assistenza attraverso sei Sportelli Sociali, uno per ogni Quartiere cittadino (Borgo Panigale-Reno, Navile, Porto-Saragozza, San Donato-San Vitale, Santo Stefano, Savena).
- Individuazione del Quartiere: Bisogna innanzitutto sapere in quale Quartiere risiede l’anziano che necessita di supporto.
- Punto Unico Telefonico: Per una prima informazione generale, l’opzione più rapida è il Punto Unico telefonico Sportelli sociali, contattabile al numero 051.2197878. Questo servizio può indirizzare verso lo sportello più appropriato e fornire informazioni su orari e modalità di accesso.
- Contatti per Quartiere: Ogni Sportello Sociale ha i suoi recapiti diretti (telefono e email). Ad esempio, lo Sportello del Quartiere Porto-Saragozza si trova in Via della Grada 2/2 e ha un numero telefonico specifico ($051 2197899$). Le sedi e i contatti dettagliati sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Bologna, nella sezione dedicata ai Servizi Sociali.
- Colloquio con l’Assistente Sociale: Una volta contattato lo Sportello, si ottiene un appuntamento per un colloquio con l’assistente sociale. Questo è il momento fondamentale in cui vengono esposti i bisogni dell’anziano (autonomia, salute, difficoltà economiche, isolamento sociale, ecc.). L’assistente sociale valuterà la situazione in modo professionale e riservato.
Cosa succede dopo il colloquio? La Valutazione e il Piano di Assistenza
Il colloquio iniziale con l’assistente sociale non è fine a sé stesso, ma è il punto di partenza di un percorso di supporto.
- Valutazione Multidimensionale: Spesso, per i casi di non autosufficienza, l’assistente sociale attiva la procedura per l’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) dell’Azienda USL di Bologna. L’UVG è un team di specialisti (medico geriatra, infermiere, assistente sociale) che valuta lo stato di salute e autonomia dell’anziano per definire un quadro completo.
- Progetto Assistenziale Personalizzato (PAP): Sulla base di questa valutazione, viene elaborato un Piano Assistenziale Personalizzato. Non esiste una soluzione unica: il piano è cucito sulle esigenze specifiche dell’anziano.
I Servizi Attivabili Tramite l’Assistente Sociale
L’intervento dell’assistente sociale apre le porte a una vasta gamma di servizi, spesso integrati tra Comune e AUSL, per il sostegno agli anziani non autosufficienti a Bologna:
- Assistenza Domiciliare (ADI e SAD): L’obiettivo primario è mantenere l’anziano a casa sua. Si va dall’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), con prestazioni sanitarie e socio-assistenziali erogate dall’AUSL, al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), che offre aiuto per l’igiene personale, la preparazione dei pasti e il supporto nella vita quotidiana.
- Contributi Economici: Sono disponibili diversi aiuti, come l’Assegno di Cura per anziani non autosufficienti (un contributo economico per chi sceglie di curare il proprio caro a casa, spesso utilizzando una badante o assistente familiare), e contributi per il pagamento di rette di strutture residenziali in caso di ricovero.
- Strutture Semi-Residenziali e Residenziali: Per chi ha bisogno di assistenza durante il giorno, l’assistente sociale può indirizzare verso i Centri Diurni per anziani. In caso di necessità di assistenza continuativa e non gestibile a casa, può essere attivato l’accesso alle Case Residenza Anziani (CRA).
- Servizi di Sostegno e Socializzazione: L’assistente sociale può anche indirizzare verso servizi più leggeri ma fondamentali, come il telesoccorso, la consegna dei pasti a domicilio, o l’accesso a iniziative di socializzazione come i Caffè Alzheimer.
Un Esempio Concreto e una Visione Umana
Poniamo il caso di Maria, 85 anni, che vive da sola a Bologna e ha subito una caduta che ne ha ridotto l’autonomia. Il figlio, che lavora, si rivolge allo Sportello Sociale del Quartiere Santo Stefano. L’assistente sociale, dopo il colloquio, attiva l’UVG. La valutazione stabilisce una non autosufficienza parziale. Il PAP prevede: l’attivazione del SAD per l’igiene mattutina e l’aiuto nei pasti; la richiesta dell’Assegno di Cura per regolarizzare l’assistente familiare privata già presente; e l’iscrizione al servizio di Telesoccorso.
Questo percorso, guidato dalla figura professionale, garantisce che Maria non sia lasciata sola e riceva un supporto coordinato che unisce il calore dell’assistenza umana alla struttura dei servizi pubblici. Come afferma il Piano Sociale e Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna, l’obiettivo è “una presa in carico globale, che non si limiti alla sola prestazione ma miri al benessere complessivo della persona”. L’assistente sociale è il custode di questa promessa.
FAQ – Domande Frequenti
1. Chi può fare la richiesta per l’intervento di un assistente sociale?
La richiesta per trovare un assistente sociale a Bologna per anziani può essere presentata dall’anziano stesso, da un familiare, un vicino, un amico o qualsiasi altra persona che sia a conoscenza di una situazione di fragilità. È sufficiente contattare lo Sportello Sociale del Quartiere di residenza dell’anziano per fissare un primo colloquio informativo o di valutazione.
2. Qual è la differenza tra Sportello Sociale e UVG (Unità di Valutazione Geriatrica)?
Lo Sportello Sociale è il punto di accesso e informazione del Comune di Bologna per tutti i servizi sociali. L’assistente sociale che opera lì avvia la presa in carico. L’UVG, invece, è un’équipe specialistica dell’AUSL (medico, infermiere, assistente sociale) che interviene su richiesta dell’assistente sociale del Comune per valutare il livello di non autosufficienza e definire un piano assistenziale integrato (PAP) socio-sanitario.
3. L’assistente sociale mi aiuta anche a trovare una badante o una Casa Residenza?
Sì, l’assistente sociale è fondamentale in entrambi i casi. Nel caso di badanti, può informare sui contributi come l’Assegno di Cura per sostenere le spese dell’assistente familiare privata, e indirizzare verso sportelli dedicati. Per le Case Residenza Anziani (CRA) accreditate, l’assistente sociale è il professionista che valuta l’idoneità all’accesso e gestisce la domanda d’ingresso.
4. I servizi offerti dall’assistente sociale sono gratuiti o a pagamento?
Il colloquio e l’intervento professionale dell’assistente sociale (valutazione, orientamento, attivazione dei servizi) sono servizi gratuiti. L’accesso ad alcuni servizi specifici successivi (come l’Assistenza Domiciliare o le rette delle Case Residenza Anziani) può essere a pagamento, con una quota calcolata in base all’ISEE e alla situazione economica dell’anziano.
