Unioni Civili, Pro Vita inventa i sindaci obiettori

Unioni Civili, Pro Vita inventa i sindaci obiettoriNon c’è pace per le Unioni Civili, ora spunta anche Toni Brandi dell’associazione Pro Vita che si inventa i “sindaci obiettori”.

Pro Vita, fra le associazioni che ruotano intorno a Family Day, è una delle associazioni di maggior peso. Il presidente di tale associazione è Toni Brandi.

Il solerte Brandi in questi giorni sta inviando a tutti i sindaci italiani l’invito a caldeggiare un progetto di legge che a sostegno dell’obiezione di coscienza da parte dei primi cittadini nella celebrazione delle Unioni Civili.

Nella lettera invito del presidente di Pro Vita, dopo le presentazioni di rito, si legge: “La nostra associazione porterà alla Camera quindi la richiesta, appoggiata da moltissimi primi cittadini in ogni regione d’Italia, di prevedere la possibilità di obiezione di coscienza contro la celebrazione (registrazione o trascrizione) delle unioni civili omosessuali”.

“Pertanto – continua lo scritto – sono qui a chiederle, se ne condivide lo scopo, di aderire a questa richiesta al Parlamento affinché rispetti l’obiezione dei sindaci e degli altri funzionari che sarebbero obbligati a contraddire i loro valori se fossero costretti a celebrare le unioni omosessuali”.

A tale invito non ci stanno le comunità omosessuali che sul sito Gay.it scrivono: “La lettera rappresenta una chiarissima offensiva del mondo cattolico-integralista al percorso della legge Cirinnà, che appare a maggior ragione da tutelare e approvare prima possibile visto che ogni settimana che passa la espone a nuove rivendicazioni retrograde”.

“Questa lettera fa emergere in tutta la sua chiarezza l’omofobia mai sopita, nascosta dietro posizioni dialoganti e di “facciata” che sostenevano fosse la sola Stepchild Adoption il nodo della discordia tra progressisti e conservatori: è del tutto evidente che questi personaggi avverseranno qualsiasi forma, anche la più blanda, di riconoscimento per le coppie omosessuali”.