Acquistare o affittare casa in Italia, ecco cosa devi sapere

Secondo Eurostat, dal 2007 l’Italia soffre di un mercato immobiliare in contrazione. Attualmente non sembra esserci alcuna possibilità di fermare questo lento declino

Nel caso del mercato immobiliare italiano, gli ultimi tre anni si sono rivelati ottimi per acquisire una proprietà in Italia, naturalmente facendo le dovute ricerche soprattutto attraverso la possibilità di esaminare le visure ipotecarie.

Interessante anche il fatto che attualmente molte banche italiane stiano tentando di recuperare ciò che possono dai mutui inadempienti vendendo all’asta immobili residenziali a prezzi bassi.

Di conseguenza vi è un’ottima prospettiva di ottenere un ottimo immobile ad un prezzo estremamente vantaggioso.

Se stai pensando di acquistare una proprietà in Italia, dovresti assicurarti che il tuo budget tenga conto non solo del prezzo di acquisto ma anche delle commissioni e delle tasse aggiuntive necessarie per completare l’acquisto e, come precedentemente accennato, avvalersi di una visura ipotecaria per non incorrere in future sorprese.

L’imposta di registro è la versione italiana dell’imposta di bollo sulla terra/imposta sugli acquisti.

L’importo addebitato dipende dal fatto che la proprietà sarà o meno la tua residenza principale e se la proprietà che stai acquistando è una proprietà di nuova costruzione o meno.

Se sarà la vostra residenza principale e la proprietà non è di nuova costruzione, l’imposta viene addebitata al 2%. Se non prevedi di essere residente in Italia o se hai un’altra proprietà, questo viene addebitato al 9%

Se stai acquistando una proprietà di nuova costruzione non paghi questa tassa di registrazione ma paghi invece l’IVA.

Questo viene addebitato al 4% per le residenze principali o al 10% per i non residenti (questo aumenta al 22% per una “Casa di lusso”).

Gli acquisti immobiliari in Italia devono essere completati tramite un Notaio. Il notaio addebita per questo servizio un compenso previsto dalla legge italiana.

L’importo della tassa notarile dipende dal prezzo di acquisto dell’immobile in quanto sarà calcolato come percentuale del prezzo dell’immobile.

Più basso è il prezzo della proprietà italiana, maggiore è la percentuale. Le commissioni mediamente non supereranno comunque il 2,5-3% del costo totale della proprietà.

Le tasse catastali, invece, sono generalmente addebitate in modo fisso e si aggirano intorno ai 200 euro.

Se invece hai deciso di affittare casa, bisogna prima di tutto tener presente che la Legge di Stabilità 2016 ha modificato la normativa che regola il contratto di locazione.

Con le nuove regole, è il proprietario della casa che deve registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma.

Il contratto deve essere registrato se supera un mese. Quindi non per affitti a breve termine.

Normalmente per la sottoscrizione e la registrazione di un contratto di locazione c’è bisogno di una serie di documenti forniti ovviamente sia da parte del locatore che dell’affittuario.

Da parte del locatore si dovranno mostrare: documento di identità. codice fiscale, mappa dell’immobile, copia dell’atto di acquisto o perizia catastale e certificato ACE (rendimento energetico);

Da parte dell’inquilino: DNI e CIF (anche di altri conviventi), due ultime buste paga o ultimo CUD (se stipendiato), ultimo modello unico e iscrizione camerale (se lavoratore autonomo).