Affidamento ai servizi sociali con collocamento presso la madre: cosa significa, cosa comporta e cosa cambia per i genitori

Antonio Capobianco

Nel linguaggio dei tribunali, soprattutto nei procedimenti di separazione con figli o controversie familiari, può capitare di imbattersi nella formula:
“affidamento ai servizi sociali con collocamento presso la madre”.

Questa espressione, a prima vista tecnica e poco chiara, suscita spesso preoccupazione e confusione nei genitori coinvolti. Ma cosa significa esattamente? Quali sono gli effetti pratici? I genitori perdono la responsabilità genitoriale? Il giudice può ancora modificarla?

Affidamento ai servizi sociali con collocamento presso la madre

Spieghiamo in modo chiaro e documentato cosa comporta questa decisione giudiziaria, quali sono i limiti dell’intervento dei servizi sociali, e cosa cambia nella vita quotidiana del minore e dei genitori.


Differenza tra affidamento, collocamento e responsabilità genitoriale

Per comprendere la formula in oggetto, è fondamentale chiarire tre concetti:

Affidamento

Stabilisce chi prende le decisioni educative, sanitarie e scolastiche per il figlio. Può essere:

  • Condiviso (regola generale ex art. 337-ter c.c.)
  • Esclusivo (in caso di forte conflitto)
  • Affidamento ai servizi sociali, se i genitori non sono in grado di cooperare per il bene del minore.

Collocamento

Stabilisce dove vivrà stabilmente il minore. Il collocamento può essere:

  • Prevalentemente presso la madre (il più frequente),
  • Presso il padre,
  • Alternato.

Responsabilità genitoriale

Rimane in capo a entrambi i genitori, salvo provvedimenti restrittivi, ed è il principio guida della legge italiana sulla famiglia (ex art. 316 c.c.).


Cosa significa “affidamento ai servizi sociali con collocamento presso la madre”

Questa formula indica che:

  1. Il giudice ha deciso di affidare la supervisione del caso ai servizi sociali territoriali.
  2. Il minore vivrà stabilmente con la madre (collocamento).
  3. I servizi sociali hanno il compito di monitorare la situazione familiare, vigilare sull’adeguatezza dell’ambiente e redigere relazioni periodiche al tribunale.
  4. Il provvedimento può essere temporaneo e soggetto a rivalutazione periodica.

Quindi, non si tratta di un affidamento esclusivo a un genitore né di una sottrazione della potestà, ma di una misura di tutela in situazioni delicate.

Esempi tipici: alta conflittualità genitoriale, segnalazioni ai servizi sociali, rifiuto del minore di vedere un genitore, disfunzioni comunicative, contesti potenzialmente dannosi.


I poteri dei servizi sociali in questo tipo di affidamento

Gli assistenti sociali non prendono il posto dei genitori, ma svolgono un ruolo di:

  • Controllo e supporto genitoriale,
  • Raccolta di elementi utili per eventuali modifiche dell’affidamento,
  • Mediazione tra i genitori per ridurre i conflitti,
  • Segnalazione al giudice di comportamenti dannosi o inadempienze.

La loro funzione è di vigilanza e relazione, non coercitiva, salvo nuove disposizioni del tribunale.

Fonte autorevole: CNOAS – Codice deontologico Assistenti Sociali


Cosa cambia per i genitori?

Per la madre (collocataria):

  • Il minore risiede presso di lei.
  • Deve collaborare con i servizi sociali e accettare incontri periodici.
  • Può essere soggetta a valutazioni sulla gestione educativa.

Per l’altro genitore:

  • Mantiene diritto di visita, salvo restrizioni.
  • È tenuto a collaborare e può essere monitorato nelle modalità di relazione con il figlio.
  • Può presentare istanze al giudice in caso di conflitti o inadempienze.

Nota: l’affidamento ai servizi sociali non è un provvedimento sanzionatorio, ma una misura di protezione e prevenzione del disagio minorile.


Cosa fare se ricevi un provvedimento di affidamento ai servizi sociali

Mantieni la calma: è un provvedimento frequente, spesso a carattere temporaneo.

Consulta un avvocato esperto in diritto di famiglia per valutare eventuali azioni o impugnazioni.

Collabora con i servizi sociali, dimostrando buona fede e responsabilità genitoriale.

Chiedi copia delle relazioni periodiche e monitora i contenuti delle stesse.


Conclusione

“Affidamento ai servizi sociali con collocamento presso la madre” è una formula che indica una vigilanza dei servizi sociali sul contesto familiare, con il minore che vive stabilmente con la madre. Non implica la perdita della responsabilità genitoriale, ma richiede collaborazione attiva dei genitori, monitoraggi costanti e attento rispetto degli obblighi stabiliti dal giudice.

È importante affrontare questa fase con lucidità e consapevolezza, affidandosi a professionisti qualificati.

Next Post

Vitamina D rallenta l'invecchiamento cellulare: nuovo studio rivela il ruolo nei telomeri

Un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition offre un’interessante prospettiva sul ruolo della vitamina D nel rallentare l’invecchiamento cellulare. Analizzando i dati del celebre studio VITAL (VITAmin D and OmegA-3 TriaL), condotto dalla Harvard Medical School, i ricercatori hanno osservato che un’integrazione quotidiana moderata di vitamina D può […]
Vitamina D rallenta invecchiamento cellulare