Un nuovo pericolo incombe sul programma di difesa planetaria della NASA, e non si tratta di un asteroide. A preoccupare gli esperti è il progetto di bilancio restrittivo proposto da Donald Trump, che prevede tagli significativi alle missioni di sorveglianza spaziale e potrebbe compromettere gravemente la nostra capacità di individuare per tempo corpi celesti potenzialmente distruttivi.

Durante un’udienza del Comitato per lo spazio, la scienza e la tecnologia della Casa Bianca, scienziati e senatori hanno lanciato l’allarme: il nuovo bilancio proposto dalla presidenza taglierebbe del 43% i fondi destinati alla rilevazione di asteroidi e ridurrebbe di oltre un quarto il budget per l’esplorazione spaziale complessiva. Una decisione che potrebbe ritardare o bloccare il lancio del telescopio NEO Surveyor, la principale speranza dell’umanità per monitorare oggetti pericolosi in rotta verso la Terra.
Cos’è il NEO Surveyor e perché è fondamentale
Il NEO Surveyor è un telescopio spaziale a infrarossi sviluppato dalla NASA per rilevare gli asteroidi vicini alla Terra (NEO, Near-Earth Objects), in particolare quelli non visibili con strumenti tradizionali. La sua tecnologia consente di rilevare la radiazione termica emessa dagli asteroidi, anche se si avvicinano dalla direzione del Sole — come accadde nel caso dell’asteroide che esplose su Chelyabinsk nel 2013.
Come spiega la NASA, il Surveyor è progettato per:
- Individuare tutti gli asteroidi superiori a 140 metri di diametro.
- Mappare centinaia di migliaia di corpi più piccoli, potenzialmente dannosi.
- Prevedere le traiettorie e calcolare la possibile energia d’impatto.
Secondo la direttrice del programma, Amy Mainzer, il Surveyor potrebbe identificare fino al 40% di NEO ancora invisibili, migliorando drasticamente la nostra preparazione a un eventuale impatto.
Quanto è reale il rischio di un impatto catastrofico?
Secondo la NASA e il Minor Planet Center, oggi vengono monitorati oltre 38.000 NEO conosciuti, tra cui circa 2.000-3.000 considerati pericolosi. Anche se le probabilità di un impatto devastante sono statisticamente basse, i numeri non garantiscono sicurezza.
“Un solo oggetto tra quelli classificati come potenzialmente pericolosi può causare un disastro planetario,” ha spiegato Matthew Payne, direttore del Minor Planet Center, in un’intervista a Space.com.
Basti ricordare l’evento di Chelyabinsk del 2013: un meteorite di 19 metri e 10.000 tonnellate ha colpito la Terra a oltre 69.000 km/h, esplodendo in atmosfera con una potenza 30 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima, ferendo migliaia di persone.
I tagli alla NASA: Trump contro la scienza?
Secondo quanto riportato da Scientific American, la proposta di bilancio di Trump prevede un ridimensionamento pesante dei fondi destinati alla NASA, in particolare per:
- Il Jet Propulsion Laboratory
- Il Goddard Space Flight Center
- La missione NEO Surveyor (600 milioni di dollari di budget a rischio)
Come ha dichiarato Nicola Fox, vice direttrice della NASA per le missioni scientifiche:
“Non conosciamo oggetti grandi che potrebbero colpire la Terra nei prossimi cento anni, ma ci sono ancora moltissime cose che non sappiamo. Rinunciare ora a questa sorveglianza sarebbe un errore storico.”
Una possibile salvezza: Elon Musk?
Il futuro del Surveyor potrebbe non essere legato solo al Congresso o alla Casa Bianca. Il lancio del telescopio, previsto tra il 2027 e il 2028, potrebbe avvenire su un razzo Falcon 9 di SpaceX. Se così fosse, l’intervento del miliardario Elon Musk — già coinvolto nella difesa spaziale con il progetto Starlink — potrebbe salvare la missione.
Difesa planetaria: cosa possiamo fare (oltre a sperare)
Attualmente, la nostra difesa si basa su tre pilastri:
- Monitoraggio costante da terra con telescopi ottici (ma limitati dalla luce solare).
- Telescopi spaziali a infrarossi, come NEOWISE (ormai inattivo) e il futuro NEO Surveyor.
- Collaborazione internazionale tra NASA, ESA, e altri enti spaziali per lo scambio di dati.
La scienza è chiara: senza strumenti adeguati, non possiamo vedere gli asteroidi più pericolosi finché non è troppo tardi.
Fonti autorevoli:
- NASA – Planetary Defense Coordination Office
- Space.com – Asteroid risk and planetary defense
- Scientific American – Trump’s NASA budget cuts
- Minor Planet Center – NEO observations

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