Brusaferro invita a non sottovalutare i rischi di nuovi contagi

Antonio Capobianco

Da qualche giorno, in Italia, inizia ad intravedersi la luce in fondo al tunnel nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

La fase 2 è iniziata, ed in molti si stanno facendo prendere dall’euforia, che però al momento non è giustificata.

“Siamo ancora in fase epidemica”, ha ricordato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera. 

Brusaferro invita a non sottovalutare i rischi di nuovi contagi

“Il fatto che la curva dei contagi sia decrescente è positivo ed è il frutto delle misure prese e dei comportamenti degli italiani – ha spiegato – ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e che la circolazione del virus sia presente nel Paese, e questo deve portarci ad adottare tutte le misure necessarie”.

«I dati mostrano che la percentuale di immuni è ancora molto bassa», ha aggiunto. Anche se è diversa tra le diverse aree del paese, «globalmente siamo molto lontani dal 70% necessario alla soglia dell’immunità di gregge». L’obiettivo «è contenere il virus, non siamo ancora in grado di immaginare un’eradicazione, che sarà possibile solo con il vaccino». 

Inoltre, secondo il presidente dell’Istituto superiore di sanità gli effetti delle riaperture di lunedì 4 maggio si vedranno a partire dalla prossima settimana: “in particolare l’impatto lo vedremo dai ricoveri che possono avvenire dal 18 maggio in poi”. 

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