Ecco perchè l’olio di semi di girasoli è pericoloso

L’olio di girasole è comunemente usato per friggere.

Tuttavia, paradossalmente, anche l’olio di girasole non resiste alle alte temperature di cottura, quindi si ossida prima.

L’olio d’oliva, invece, contiene polifenoli, sostanze chimiche che riducono al minimo l’ossidazione dell’olio.

Quando l’olio di girasole viene esposto a temperature elevate, gli acidi grassi che contiene diventano dannosi poiché reagiscono con l’ossigeno o con gli ingredienti che friggiamo e alla fine formano polimeri.

La formazione di polimeri durante la frittura è associata al processo di autoossidazione, che avviene con l’aiuto dei radicali liberi“, spiega lo studio del Dipartimento di Biochimica Nutrizionale dell’Università Nazionale di Tucumán.

Quello che fanno questi radicali liberi è ossidare le cellule del nostro corpo, rendendoci più propensi a soffrire di alcune malattie del sistema cardiovascolare e immunitario e possono anche causare il cancro.

Ma un altro problema con l’olio di girasole è la creazione di acrilammide, una sostanza chimica che si forma quando i cibi amidacei vengono cotti ad alte temperature. Più scuri sono i pezzi fritti, più acrilammide contengono.

Questi processi vengono eseguiti quando l’olio raggiunge una temperatura superiore a 180ºC, cosa che di solito accade sempre con i fritti. Pertanto, una volta usato l’olio non deve più essere utilizzato.