Eni vende Versalis, chimica italiana a lutto

Antonio Capobianco

Eni vende Versalis, chimica italiana a luttoE’ confermato: Eni vende Versalis e qualcuno già parla di funerale di Stato per la chimica italiana.

E forse non ha tutti i torti, dal momento che l’acquirente potenziale sembra essere uno straniero.

Checché ne dica il ministro Federica Guidi, la quale afferma che è d’accordo che la chimica resti italiana e che il soggetto acquirente sia solido e affidabile, molti in realtà sanno che i rischi sono diversi.

E i primi a non essere favorevoli, ovviamente, sono i sindacati. I quali ultimi hanno confermato uno sciopero di otto ore per i lavoratori di Eni e Saipem, da svolgersi il prossimo 20 gennaio.

Per parte sua il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, parla di una scelta che non si condivide e pericolosa per il Paese.

L’acquirente potenziale dovrebbe essere Sk Capital, un fondo di investimento con sede a New York, con un capitale in gestione da un miliardo di dollari.

Questa è la situazione, anche se, a dire il vero, Eni stessa ha confermato di voler mantenere una quota importante in Versalis.

E i lavoratori? E le garanzie per l’occupazione? Forse i problemi veri verranno dopo.

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