La UE bacchetta l’Italia per i conti pubblici

La UE bacchetta l’Italia per i conti pubblici La Commissione UE ha in preparazione una lettera di richiamo all’Italia per la questione dei conti pubblici.

Ma la lettera avrà come destinatari anche altri Paesi i cui conti pubblici stessi sono sotto stretto controllo. Le lettere saranno probabilmente inviate nei primi giorni della settimana entrante.

Per quel che riguarda il nostro Paese, comunque, la situazione non si dovrebbe discostare molto da quella che si conosce.

L’Italia dovrebbe rimanere nel novero dei Paesi con marcati squilibri, ma non dovrebbe essere al contempo obbligata a nessuna misura correttiva.

Questo vuol dire, in altri termini, che probabilmente non saranno applicate sanzioni. Anche perché Renzi, visti i precedenti, potrebbe di nuovo inalberarsi e riaprire un contenzioso che solo qualche giorno fa era stato sopito con uno sforzo comune fra Junker e Renzi stesso.

Il tutto, come noto, si chiama flessibilità. Da una parte il governo italiano, e alcuni altri, che chiedono una maggiore elasticità nella gestione dei parametri riguardanti i conti pubblici, e dall’altra le posizioni spesso talebane della Commissione Ue.

Ma ne sapremo di più i primi di maggio, quando Eurostat avrà certificato i dati del 2015.