A Novellara, per celebrare la ventiquattresima edizione della rassegna “Tributo ad Agusto”, insieme con i Nomadi c’erano Fiorella Mannoia e oltre 10mila fans.
Augusto Daolio, co-fondatore con Beppe Carletti nel 1963 del gruppo dei Nomadi, continua a vivere nel cuore dei suoi compagni di viaggio e dei suoi tanti fans.
E questo si è potuto toccare con mano, ancora una volta, a Novellara di Reggio Emilia il 20/21 febbraio in occasione del Nomadincontro 2016.
Una piazza gremita rapita dalla musica sempre eterna dei Nomadi e dalla voce calda ed espressiva di Fiorella Mannoia: “l’unica donna con cui Augusto Daolio avrebbe duettato volentieri. E oggi, in un certo senso quel desiderio si è avverato in parte”.
Queste le parole di Beppe Carletti quando ha presentato l’artista al numeroso pubblico. E il cielo è venuto giù, quando la cantante ha interpretato, come solo lei sa fare, il cavallo di battaglia dei Nomadi “Dio è morto” scritta da Francesco Guccini.
Fiorella Mannoia ha ricevuto dalle mani del cantante Omar Pedrini (che si è esibito in Auschwitz duettando con i Nomadi) e del giornalista Fausto Pirito il premio Tributo ad Augusto.
Un premio che Fiorella ha devoluto a favore di Medici senza frontiere. La cantante, poi, nel ringraziare i Nomadi per l’invito, ha esortato a essere “tutti uniti per opporsi, con la musica, l’aiuto e la solidarietà ai più deboli, a quanti in questi tempi stanno seminando morte e distruzione in troppe parti del mondo”.
Insomma, è stato un evento straordinario al quale ha partecipato anche il giornalista Marino Bartoletti che dal palco ha detto: “Questo è per me un appuntamento fisso. C’è chi va disintossicarsi a San Patrignano. Io per disintossicarmi da una settimana di Festival di San Remo vengo qui a Novellara…”.
Dopo i saluti e premi, il taglio di una grande torta ha dato il via al vero e proprio concerto dei Nomadi.