Entro quando puoi richiedere la disoccupazione

Orologio a muro con lancette che indicano il tempo che scorre verso la scadenza

Quando si perde il lavoro, le prime ore e i giorni successivi sono un turbine di emozioni e preoccupazioni. Tra le urgenze, spicca subito la necessità di attivare il paracadute economico rappresentato dall’indennità di disoccupazione. In Italia, per i lavoratori dipendenti che hanno perso il posto involontariamente, questo supporto si chiama NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego). Ma c’è una cosa che devi tenere a mente, un vero e proprio orologio che scandisce i tuoi diritti: i termini per la presentazione della domanda NASpI.

Non si tratta di una scadenza vaga o di una semplice formalità, bensì di un termine perentorio stabilito dalla legge: se non rispetti il tempo massimo, perdi il diritto a ricevere l’indennità.

Orologio a muro con lancette che indicano il tempo che scorre verso la scadenza

Il Termine Imperativo: 68 Giorni

La regola d’oro, quella che devi stampare nella mente, è che la domanda di disoccupazione NASpI deve essere presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Questo lasso di tempo non è negoziabile. Superata questa soglia, perdi definitivamente la possibilità di accedere al sostegno economico.

Questo periodo di 68 giorni inizia a decorrere dal giorno successivo alla data effettiva in cui il tuo rapporto di lavoro è terminato. Ad esempio, se il tuo ultimo giorno di lavoro è stato il 31 ottobre, il conteggio inizia dal 1° novembre.

Non Solo la Cessazione: Quando Iniziano i 68 Giorni?

Sebbene la maggior parte delle persone associ il termine alla fine del contratto o al licenziamento, ci sono altre situazioni specifiche che fanno scattare l’orologio dei 68 giorni:

  • In caso di maternità o malattia retribuita: Se la cessazione del rapporto è avvenuta durante uno di questi periodi, il termine di 68 giorni parte dalla fine dell’evento indennizzato (ad esempio, dalla fine dell’astensione obbligatoria per maternità).
  • Dopo il preavviso non lavorato (Indennità Sostitutiva): Se hai ricevuto un’indennità al posto del preavviso, i 68 giorni decorrono dalla fine del periodo teorico di preavviso a cui avevi diritto.
  • Licenziamento per giusta causa: In questo caso particolare, l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) stabilisce che la decorrenza dell’indennità può partire dal trentottesimo giorno successivo alla cessazione se la domanda viene inoltrata entro tale termine. Il termine ultimo per la presentazione della domanda rimane comunque di 68 giorni.

L’Importanza della Tempestività: Quando Inizia a Pagare la NASpI?

Non è solo una questione di non perdere il diritto; presentare la domanda il prima possibile influenza direttamente da quando inizierai a ricevere i soldi. Il momento in cui presenti l’istanza determina infatti la decorrenza dell’indennità di disoccupazione.

  • Se inoltri la domanda entro 8 giorni dalla cessazione del rapporto, l’indennità NASpI ti verrà erogata a partire dal nono giorno successivo alla fine del lavoro.
  • Se presenti la richiesta dopo l’ottavo giorno (ma sempre entro i 68 giorni), il sussidio decorrerà dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda.

Esempio Pratico:

Immagina di aver terminato il tuo lavoro il 1° ottobre.

  1. Se presenti la domanda il 5 ottobre (entro 8 giorni), la NASpI decorrerà dal 10 ottobre.
  2. Se aspetti e presenti la domanda il 30 ottobre (dopo 8 giorni, ma entro 68 giorni), la NASpI ti verrà pagata a partire dal 31 ottobre.
  3. Se in via del tutto ipotetica presenti la domanda il 10 dicembre (oltre i 68 giorni), non riceverai nulla.

Questo gap temporale può significare una differenza di settimane nel ricevere un sostegno fondamentale per la gestione delle spese mensili. In un periodo di incertezza economica, in cui, secondo l’ISTAT, il tasso di disoccupazione giovanile e generale è in costante osservazione, agire subito è cruciale per la propria stabilità finanziaria.

Requisiti Aggiuntivi: Non Solo la Scadenza

Oltre al termine di 68 giorni, ricorda che per accedere alla NASpI devi soddisfare specifici requisiti contributivi e lavorativi:

  1. Stato di disoccupazione: Devi essere involontariamente disoccupato, cioè aver perso il lavoro per licenziamento, scadenza di un contratto a termine, o dimissioni per giusta causa.
  2. Requisito contributivo: Devi aver versato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

La domanda di NASpI, per legge, equivale alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro e viene trasmessa dall’INPS all’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro). A cascata, entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, dovrai recarti al Centro per l’Impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato (PSP), un passaggio obbligatorio per mantenere lo stato di disoccupato e l’erogazione dell’indennità.

Come Inoltrare la Domanda in Modo Corretto

Il processo di richiesta è ormai digitalizzato e deve essere effettuato esclusivamente per via telematica (online) all’INPS. Hai tre modi principali per farlo:

  1. Direttamente sul sito INPS: Accedendo all’area riservata (tramite SPID, CIE o CNS) e seguendo la procedura guidata per la NASpI.
  2. Tramite Patronato: I servizi di Patronato offrono assistenza gratuita. Affidarsi a loro è un modo per assicurarsi che la domanda sia compilata correttamente, rispettando i 68 giorni di scadenza e allegando la documentazione giusta (come il modello SR163 per l’accredito, anche se ora meno rigido).
  3. Contact Center INPS: Chiamando il numero verde dedicato e seguendo le istruzioni per la presentazione assistita.

Un consiglio autorevole: Evita di lasciare la documentazione incompleta o di fare errori formali, che potrebbero ritardare l’istruttoria. Rivolgiti a un patronato se hai il minimo dubbio, è il modo più sicuro per rispettare i termini di presentazione e velocizzare l’erogazione.

In sintesi, il tempo è il tuo alleato e il tuo nemico. I 68 giorni rappresentano il confine tra il ricevere un supporto economico vitale e il perdere un diritto fondamentale. Agire prontamente non solo ti mette al sicuro dalla decadenza, ma ti garantisce che i fondi arrivino il prima possibile.


Domande Frequenti (FAQ) sulla Richiesta Disoccupazione

1. Cosa succede se presento la domanda NASpI dopo i 68 giorni?

Se la domanda viene presentata oltre il limite massimo di 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, si verifica la decadenza dal diritto. Significa che, anche se possiedi tutti gli altri requisiti (contributivi e lavorativi), l’INPS non potrà riconoscerti e pagarti l’indennità di disoccupazione.

2. Quando inizia l’erogazione della NASpI se la presento tardi?

Se inoltri la richiesta NASpI dopo l’ottavo giorno dalla fine del lavoro (ma sempre entro i 68 giorni), l’indennità non decorre dal nono giorno, ma dal giorno successivo a quello in cui hai effettivamente trasmesso la domanda all’INPS. La tempestività nei primi 8 giorni è cruciale per massimizzare l’importo totale.

3. La domanda NASpI è sufficiente per essere considerato disoccupato?

Sì, la presentazione della domanda di NASpI all’INPS equivale alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro. L’INPS trasmette i dati all’ANPAL. Tuttavia, entro 15 giorni dalla domanda, devi recarti al Centro per l’Impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato (PSP), un passaggio fondamentale per confermare lo stato di disoccupato e continuare a ricevere il sussidio.

By Antonio Capobianco

Autore e articolista con una passione per l’informazione chiara, verificata e accessibile. Scrivo per aiutare i lettori a orientarsi tra notizie, approfondimenti e curiosità che contano davvero. Mi occupo di attualità, tecnologia, cultura digitale e tutto ciò che ha un impatto reale sul nostro quotidiano. Il mio obiettivo? Offrire contenuti utili, ben documentati e scritti con un linguaggio semplice ma autorevole.

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