Roma, Virginia Raggi non riesce a fronteggiare l’emergenza rifiuti

Nuova classe politica, vecchi problemi: Virginia Raggi aveva promesso ai suoi elettori di dare un taglio al passato, alla cattiva gestione, alle emergenze mal gestire.

Ed invece Roma, la città eterna, accoglie i turisti e i suoi abitanti con tonnellate di rifiuti per le strade e ratti che banchettano nelle piazze più belle e conosciute al mondo.

Se già il 5 settembre il New York Times attaccava l’amministrazione capitolina con un editoriale intitolato “Roma è sporca ed è invasa da gabbiani e topi”, oggi la situazione è peggiorata. Si parla di 6 milioni ma c’è chi stima attorno ai 10 milioni la popolazione dei ratti a Roma, tre per ogni romano, ma forse sono molti di più.

Come se non bastasse un vasto incendio è divampato nella notte di lunedì in un capannone adibito a deposito rifiuti nell’impianto Ama di via Salaria a Roma, in pieno centro abitato. Le fiamme sono scoppiate nell’area di ricezione della spazzatura, dove scaricano i camion.

La sindaca, dal canto suo, chiede aiuto al resto del paese: “Sto andando a verificare di persona la situazione.

Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione”.

E le fa eco il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sottolineando: “Adesso affrontiamo immediatamente il picco natalizio della produzione dei rifiuti”. “Anche io- ha aggiunto – faccio un appello a tutte le Regioni”.