UE, Country report 2016: Italia passi avanti ma rischio per l’Europa

UE, Country report 2016: Italia passi avanti ma rischio per l’EuropaPer la UE l’Italia ha fatto importanti passi avanti in direzione delle riforme ma restano debolezze che potrebbero avere ricadute negative sugli altri Paesi europei.

Questo il giudizio di Bruxelles che si legge nel Country report  2016. Nel rapporto si descrive un Paese che si pur vedo dimostrato capacità di ripresa, rimane un sorvegliato speciale.

Il motivo lo spiega la stessa Commissione UE: “Data la sua centralità nella zona euro, l’Italia è fonte di potenziali ricadute sugli altri Stati membri. La ripresa modesta e le debolezze strutturali del paese influiscono negativamente sulla ripresa e sul potenziale di crescita dell’Europa”.

Tuttavia nel rapporto non si nega che molte indicazioni della Ue sono state puntualmente eseguite dal Belpaese.

Anche le previsioni per il 2016 e 2017 sono di lieve crescita. Rimane il macigno del debito pubblico, una condizione in base alla quale il Paese è più esposto di altri a rischi economico-finanziari provenienti dall’esterno.

I progressi fatti, in base al rapporto della Commissione Europea, riguardano la riforma del mercato del lavoro, le misure di governance bancaria, la riforma dell’istruzione, la semplificazione delle procedure amministrative per cittadini e aziende.

Per quanto riguarda le leggi ancora da varare, ci sono la legge sulla concorrenza e quella sulla riforma della pubblica amministrazione. Ma la Commissione non è invece d’accordo su determinati interventi ritenuti non in linea con le indicazioni europee.

Insomma, luci e ombre, ma forse un pizzico di fiducia in più da parte del resto d’Europa sulla bontà dell’azione del governo italiano e della sua strategia politica.

E questo non è male, visti i pessimi rapporti fra il presidente della Commissione Juncker e il Presidente del Consiglio italiano.