Come la dieta MIND può ridurre il rischio di demenza fino al 25%: Nuovi studi lo confermano

Antonio Capobianco

Una recente analisi epidemiologica statunitense rivela che seguire la dieta MIND può ridurre il rischio di sviluppare demenza, incluso l’Alzheimer, fino al 25%, anche se adottata in età avanzata. Questo regime alimentare, che fonde la dieta mediterranea con la DASH, si conferma un potente alleato per la salute cerebrale.

Come la dieta MIND può ridurre il rischio di demenza

Cos’è la dieta MIND e perché potrebbe essere un’arma contro la demenza?

La dieta MIND è un protocollo alimentare sviluppato per favorire la salute del cervello. L’acronimo sta per Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay, e unisce due delle diete più raccomandate al mondo: la dieta mediterranea, nota per la sua efficacia nella prevenzione cardiovascolare, e la dieta DASH, progettata per abbassare la pressione arteriosa.

Ciò che rende unica la dieta MIND è il suo focus su alimenti neuroprotettivi, tra cui:

  • Verdure a foglia verde come spinaci e cavoli
  • Frutti di bosco ricchi di antiossidanti, come mirtilli e more
  • Frutta secca e semi, soprattutto noci
  • Pesce, in particolare quello ricco di omega-3
  • Olio extravergine d’oliva come principale fonte di grassi

Secondo i risultati presentati alla conferenza NUTRITION 2025 dell’American Society for Nutrition, anche modifiche tardive nel proprio stile alimentare possono avere impatti significativi sul rischio di sviluppare malattie neurodegenerative.


Studio su 93.000 persone: i numeri che supportano la dieta MIND

L’indagine si basa sui dati di 93.000 adulti statunitensi partecipanti allo Multiethnic Cohort Study, un progetto avviato negli anni ’90 per osservare le correlazioni tra stile di vita e salute nel tempo. L’età media al momento della raccolta dei dati era tra i 45 e i 75 anni.

Durante il periodo di osservazione, oltre 21.000 individui hanno sviluppato demenza o Alzheimer. Tuttavia, i partecipanti che seguivano fedelmente la dieta MIND avevano un rischio di demenza inferiore del 9% rispetto alla media, con punte di riduzione del 13% tra afroamericani, latinoamericani e bianchi.

Più interessante ancora, i soggetti che miglioravano la qualità della propria dieta nel tempo hanno registrato una riduzione del rischio di demenza del 25% rispetto a chi aveva peggiorato le proprie abitudini alimentari.


I benefici della dieta MIND non hanno età: è efficace anche se iniziata tardi

Una delle conclusioni più incoraggianti dello studio è che non è mai troppo tardi per migliorare la salute cerebrale attraverso la dieta. Come ha affermato il dott. Song-Yi Park, docente presso l’Università delle Hawaii a Manoa e autore principale dello studio:

“Le nostre analisi dimostrano che migliorare le abitudini alimentari nella mezza o tarda età può prevenire l’Alzheimer e le demenze correlate. Non è mai troppo tardi per iniziare.”

Questa evidenza offre speranza a milioni di persone adulte e anziane che desiderano ridurre il proprio rischio neurologico senza dover stravolgere radicalmente lo stile di vita.


Perché la dieta MIND è più efficace rispetto ad altri regimi salutari

A differenza di altre diete salutari, la dieta MIND presenta una riduzione più stabile e consistente del rischio di demenza. Questo perché non si limita alla salute cardiovascolare o alla perdita di peso, ma ottimizza la funzione neuronale, riducendo lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica.

Secondo il National Institute on Aging, i nutrienti presenti in alimenti come frutti di bosco e verdure a foglia verde supportano direttamente la plasticità cerebrale e possono ritardare il declino cognitivo.


Variabilità etnica nella risposta alla dieta MIND: perché i risultati non sono uniformi?

I risultati dello studio hanno mostrato che i benefici della dieta MIND variano tra i diversi gruppi etnici. In particolare:

  • Efficacia più marcata tra afroamericani, bianchi e latinoamericani
  • Effetto meno pronunciato tra nativi hawaiani
  • Assenza di effetti significativi tra asiaticoamericani

Questa variabilità potrebbe dipendere da differenze genetiche, ma anche culturali e alimentari. Alcune diete tradizionali asiatiche, ad esempio, sono già naturalmente ricche di alimenti neuroprotettivi, il che potrebbe ridurre l’effetto addizionale della dieta MIND.

Park ha sottolineato la necessità di studi più specifici e personalizzati, in grado di considerare la diversità culturale e genetica dei partecipanti.


Migliorare la dieta MIND nel tempo porta ai massimi benefici

Uno dei risultati più sorprendenti riguarda il miglioramento progressivo della dieta. Coloro che inizialmente seguivano la dieta in modo approssimativo ma hanno poi aumentato l’aderenza, hanno beneficiato più di chi era già coerente all’inizio.

Questo dato suggerisce un concetto cruciale per la prevenzione: la coerenza è importante, ma il miglioramento è determinante. Chi fa uno sforzo per mangiare meglio anche tardi nella vita ottiene comunque risultati significativi in termini di prevenzione.


Come iniziare a seguire la dieta MIND: guida in 5 passi

1. Introduci le verdure a foglia verde ogni giorno. Includi spinaci, cavolo riccio o bietole almeno una volta al giorno.

2. Mangia frutti di bosco almeno due volte a settimana. Preferisci mirtilli e more per il loro contenuto di flavonoidi.

3. Sostituisci il burro con olio d’oliva. Usa l’olio extravergine come condimento principale.

4. Consuma pesce grasso una volta a settimana. Salmone, sgombro e sardine sono ottime fonti di omega-3.

5. Riduci carni rosse, fritti e dolci. Limita questi alimenti a poche occasioni mensili.


La dieta come strumento di prevenzione: una scelta strategica per il futuro

Con l’invecchiamento globale della popolazione e il previsto aumento dei casi di Alzheimer nei prossimi decenni, ogni azione preventiva diventa un investimento sulla qualità della vita.

Adottare la dieta MIND non richiede cambiamenti estremi, ma una transizione intelligente verso alimenti che nutrono anche la mente. La prevenzione, secondo gli esperti, inizia nel piatto.

Fonti autorevoli come l’Alzheimer’s Association e il National Institutes of Health promuovono da anni l’importanza dell’alimentazione per la salute cognitiva.


FAQ

Che cos’è la dieta MIND in parole semplici?

La dieta MIND è un regime alimentare che unisce la dieta mediterranea e quella DASH, con un focus su alimenti che proteggono la salute del cervello.

È efficace la dieta MIND contro l’Alzheimer?

Sì, studi recenti indicano che può ridurre il rischio di Alzheimer fino al 25%, soprattutto se seguita nel lungo termine o migliorata nel tempo.

Chi può iniziare la dieta MIND?

Chiunque, a qualsiasi età. Anche le persone anziane che iniziano tardi possono ottenere benefici significativi per la salute cerebrale.

Quanto tempo ci vuole per vedere benefici cognitivi?

I benefici possono iniziare ad accumularsi nel corso di mesi o anni, ma miglioramenti nella dieta sono associati a effetti protettivi nel lungo periodo.

Cosa mangiare nella dieta MIND?

Verdure a foglia verde, frutti di bosco, pesce, legumi, cereali integrali, olio d’oliva e noci sono alimenti fondamentali.

La dieta MIND è diversa dalla dieta mediterranea?

Sì, anche se simili, la dieta MIND è più specificamente orientata alla prevenzione del declino cognitivo, con particolare attenzione a determinati gruppi alimentari.

Quali alimenti evitare nella dieta MIND?

Carni rosse, burro, formaggi grassi, dolci, cibi fritti e fast food dovrebbero essere limitati.

È necessario seguire la dieta MIND in modo rigoroso?

No, anche miglioramenti graduali e non perfetti nel tempo possono ridurre significativamente il rischio di demenza.

Esistono controindicazioni alla dieta MIND?

È una dieta generalmente sicura e consigliata, ma chi ha condizioni mediche particolari dovrebbe consultare un nutrizionista.

Dove posso trovare una guida completa alla dieta MIND?

Puoi consultare le linee guida sul sito ufficiale della Harvard T.H. Chan School of Public Health.

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