Ad ore verrà pubblicato e reso noto il nuovo decreto, ma ormai è già certo: dopo Pasqua non se ne parla di lasciare le nostre case e mettere fine alla quarantena.
Lo sapevamo tutti ma attendevamo quella conferma che sta per arrivare ed è stata anticipata da tutti i quotidiani nazionali.
Delusi anche coloro che si aspettavano la ripresa di qualche negozio ed attività in più: le riaperture si conteranno sulle dita di una mano.

L’Italia rimarrà chiusa quindi fino al 3 maggio. Apriranno le imprese delle filiere legate all’agroalimentare, alla farmaceutica e alla meccanica e poi tireranno su le saracinesche le cartolibrerie e le librerie.
Sempre con l’obbligo di rispettare le misure di prevenzione e distanziamento sociale.
«Sarebbero classificati a basso rischio – scrive Il Sole 24 ore – anche i comparti della fornitura di energia, il commercio all’ingrosso, le attività finanziarie e assicurative, il trasporto e magazzinaggio, ma le valutazioni sono ancora in corso. In ogni caso, per l’allentamento dei divieti di spostamento e di uscite per i cittadini, compresi anziani e bambini, bisognerà aspettare ancora, almeno fino a inizio maggio».