Il momento della separazione coniugale è spesso carico di tensioni emotive, decisioni complesse e ripercussioni sulla vita familiare, soprattutto quando sono coinvolti dei figli minori. In questo contesto, sorge spesso una domanda fondamentale: quando e perché intervengono gli assistenti sociali durante una separazione?

Capire il ruolo dei servizi sociali è fondamentale per i genitori separandi, sia per tutelare i propri diritti sia per garantire il benessere dei figli. In questo articolo analizziamo i casi previsti dalla legge, le modalità di intervento degli assistenti sociali, e cosa può aspettarsi una famiglia coinvolta in una separazione giudiziale o consensuale.
Chi sono gli assistenti sociali e qual è il loro ruolo nelle separazioni?
Gli assistenti sociali sono professionisti iscritti all’Albo nazionale del CNOAS (Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali) e svolgono funzioni pubbliche di tutela, osservazione e sostegno. Non hanno poteri coercitivi, ma agiscono come ausiliari del giudice nei procedimenti di separazione o affidamento, specialmente nei casi di conflittualità genitoriale, minori coinvolti o segnalazioni di rischio.
Il loro compito principale è valutare il contesto familiare, raccogliere elementi utili per il giudice e promuovere il benessere dei minori, con interventi che possono essere volontari o disposti dal Tribunale.
Quando avviene l’intervento dei servizi sociali in una separazione?
Gli assistenti sociali intervengono solo in specifiche circostanze, generalmente nei seguenti casi:
1. Affidamento dei figli con conflitto genitoriale
Quando i genitori sono in disaccordo sull’affidamento o sul collocamento del minore, il giudice può disporre una CTU (Consulenza Tecnica d’Ufficio) o incaricare i servizi sociali territoriali di svolgere indagini domiciliari e relazionali, per capire quale sia la soluzione più idonea nell’interesse del minore.
2. Denunce o segnalazioni
Se uno dei genitori segnala comportamenti preoccupanti dell’altro (maltrattamenti, abusi, incuria, alienazione genitoriale), il Tribunale può avviare un’indagine tramite i servizi sociali o il tribunale per i minorenni.
3. Disposizione del Giudice
Nei casi di separazione giudiziale, se il giudice ritiene che vi siano criticità familiari o ambientali, può ordinare un affidamento monitorato, ovvero un intervento dei servizi sociali per vigilare sulle condizioni in cui vivono i minori.
4. Progetto di mediazione familiare
In situazioni non patologiche ma ad alta conflittualità, i servizi sociali possono proporre un percorso di mediazione familiare, utile per aiutare i genitori a riorganizzare il proprio ruolo genitoriale in modo costruttivo.
Come si svolge l’intervento degli assistenti sociali?
L’intervento avviene generalmente in 3 fasi:
- Convocazione e colloqui con i genitori, individuali e congiunti.
- Visita domiciliare, se richiesta dal giudice o ritenuta utile alla valutazione.
- Relazione socio-familiare, un documento che viene redatto e inviato al giudice con osservazioni sull’ambiente familiare, le dinamiche genitoriali e le condizioni dei minori.
La relazione può influenzare le decisioni del giudice su affidamento, collocamento e diritto di visita.
Riferimento normativo: Codice Civile – art. 337-ter, 337-quater e seguenti, sull’affidamento dei figli nella separazione.
I diritti dei genitori: cosa puoi fare se coinvolto in un’indagine dei servizi sociali
È importante sapere che:
- Hai diritto di essere informato su ogni fase dell’intervento.
- Puoi essere assistito da un avvocato, specialmente durante i colloqui più delicati.
- Puoi richiedere copia della relazione redatta dagli assistenti sociali.
- Hai diritto di replica: puoi presentare osservazioni o documenti a tua difesa se non concordi con quanto riportato nella relazione.
Se ritieni che l’intervento sia viziato da pregiudizi o errori, puoi chiedere una nuova indagine o contestare formalmente la relazione davanti al giudice.
Conclusione
Gli assistenti sociali intervengono in una separazione solo in presenza di minori e di situazioni conflittuali, su disposizione del giudice o in seguito a segnalazioni formali. Il loro ruolo è delicato ma fondamentale: non hanno il compito di punire, bensì di valutare, monitorare e suggerire soluzioni che tutelino i soggetti più vulnerabili, cioè i figli.
Comprendere quando intervengono, cosa possono fare e quali sono i tuoi diritti ti aiuta ad affrontare con maggiore consapevolezza questo momento delicato della vita familiare.
Per una consulenza legale personalizzata, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto di famiglia.

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