Gay Pride a Istanbul, disordini e scontri con la polizia.
Tanta polizia in Piazza Taksim, ormai divenuta famosa per i comizi contro Erdogan.
Centinaia di poliziotti con idranti e proiettili di gomma hanno cercato di evitare la manifestazione programmata proprio nei giorni del Ramadan.
L’assembramento era stato in precedenza vietato, a parere delle autorità, per motivi di sicurezza a causa di possibili scontri con gruppi ultranazionalisti islamici.
Come noto, per l’Islam, l’omosessualità è un reato grave e, in alcuni Stati, punito addirittura con la pena di morte.
Ma nonostante ciò la manifestazione, affollatissima e con le bandiere arcobaleno, si è svolta ugualmente.
Il che vuol dire che una buona parte dell’opinione pubblica turca è ormai in Europa di fatto, anche se non formalmente.
Quella che non sta in Europa è la mentalità autocratica e filoislamica del Presidente Erdogan, il quale è rimasto l’ultimo vero ostacolo all’allargamento dell’Ue da quelle parti.
Kursat Mircan, leader degli ultranazionalisti, aveva minacciato: “Cari rappresentanti dello Stato che chiudete gli occhi e le orecchie di fronte a questa immoralità e la consentite, vi chiediamo di assolvere al nostro dovere di fermarla. Non vogliamo assolutamente che camminino nudi sul sacro suolo del nostro Paese durante il mese benedetto del Ramadan”.