Demenza e sedentarietà: stare troppo seduti ogni giorno aumenta il rischio fino al 63%

Antonio Capobianco

Trascorrere molte ore seduti ogni giorno non è solo una cattiva abitudine per la postura o per la forma fisica: può aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare demenza. Lo conferma un recente studio pubblicato sul prestigioso portale medico JAMA, che mette in guardia contro gli effetti della sedentarietà, specialmente tra gli over 60.

Demenza e sedentarietà stare troppo seduti ogni giorno aumenta il rischio

Il pericolo nascosto della vita sedentaria

Tra lavoro in ufficio, pasti, spostamenti e relax sul divano, molte persone superano facilmente le dieci ore di seduta al giorno. Secondo i ricercatori, questa soglia rappresenta un punto critico: chi resta seduto così a lungo ha un rischio maggiore dell’8% di sviluppare demenza. Ma il dato più preoccupante riguarda chi supera le dodici ore al giorno: in questi casi, il rischio aumenta addirittura del 63%.

Lo studio ha coinvolto circa 50.000 partecipanti britannici over 60, tutti inizialmente senza diagnosi di demenza. Monitorati per almeno due anni, i risultati mostrano una chiara correlazione tra tempo trascorso seduti e l’insorgenza di disturbi neurodegenerativi.

Né lo sport né l’attività fisica annullano i danni

Una domanda che molti si pongono è: “Posso compensare con l’attività fisica?”. La risposta dei ricercatori è deludente. Sebbene fare sport riduca l’impatto negativo, non è sufficiente a cancellare del tutto i danni causati da uno stile di vita sedentario.

Altri studi condotti in Giappone e negli Stati Uniti confermano gli stessi risultati: stare troppo seduti fa male al cervello, a prescindere da quanto ci si muova nelle altre ore della giornata.

Una questione globale, soprattutto nei Paesi industrializzati

In Germania, ad esempio, si stima che oltre 1,8 milioni di persone soffrano di demenza, con numeri in costante crescita. Molti di questi casi potrebbero essere legati a fattori ambientali e comportamentali, come la scarsa attività fisica e le lunghe ore alla scrivania.

Il problema non riguarda solo gli anziani. Secondo l’Ufficio federale per la famiglia e la salute, anche giovani e adulti sono a rischio, specialmente chi svolge lavori d’ufficio e poi continua a restare seduto nel tempo libero.

Le raccomandazioni per prevenire la demenza

Per proteggere il cervello, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce:

  • Almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata (camminata veloce, bicicletta, ballo)
  • Allenamento di forza due o tre volte a settimana, coinvolgendo i principali gruppi muscolari
  • Ridurre le sessioni di seduta prolungate, facendo pause attive ogni ora

In conclusione, alzarsi e muoversi durante la giornata non è solo un buon consiglio, ma una strategia concreta per mantenere il cervello giovane e sano nel tempo.

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