Revenge Porn, anche il premier Conte spinge per approvare una legge

Nei giorni scorsi anche noi abbiamo avuto modo di parlare dell’incredibile decisione presa dalla camera dei Deputati che, a sorpresa, ha deciso di votare contro degli emendamenti che prevedevano maggiori tutele per le vittime del Revenge Porn.
Ma esattamente di cosa si tratta?

Cominciamo subito col dire che si tratta di un fenomeno che ha trovato la sua naturale cassa di risonanza e di diffusione nei social e nella rete in generale: si tratta della diffusione senza consenso di foto o video molto intimi, che ritraggono atti sessuali o nudità, con lo scopo di denigrare la persona coinvolta.

La maggior parte delle vittime sono ragazzine molto giovani, che si ritrovano messe alla gogna, alla mercé di tutti, senza avere controllo sulla propria immagine, con la reputazione distrutta.

Tante, troppe, ragazze coinvolte in qualcosa considerato come ingestibile hanno deciso addirittura di farla finita. E non è affatto un fenomeno marginale: a quanto pare crca 1 adolescente su 4, almeno una volta nella vita, ha scambiato immagini intime con un partner. Tra questi, 1 su 7 è stato vittima di diffusione non autorizzata mentre 1 su 8 è stato “solamente” minacciato.

Ma allora, dopo la bocciatura parlamentare, cosa si farà contro questo fenomeno?
Sull’argomento è intervenuto il Premier Giuseppe Conte: “La settimana prossima il Parlamento sarà chiamato a votare le norme sul revenge porn”.

“Alcune forze di opposizione hanno già presentato un testo, anche le forze di maggioranza e il governo sono pronti: sarebbe importante che queste norme fossero votate subito, da tutti i parlamentari di maggioranza e opposizione. Una battaglia di civiltà deve trovarci tutti uniti”, ha aggiunto in un post sui social.