Trump non vuole che gli si facciano i conti in tasca

Tempi duri per il presidente Donald Trump e non solo perché deve portare avanti la campagna elettorale per sperare di essere rieletto alle prossime elezioni, ma anche perché deve difendersi dall’impeachment.

Nei giorni scorsi è infatti iniziata la prima udienza pubblica dell’indagine sull’impeachment: Trump e il suo avvocato personale Rudy Giuliani sono infatti accusati di aver fatto pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky per far indagare il figlio del suo rivale Joe Biden in cambio di una visita alla Casa Bianca e dello sblocco degli aiuti militari contro Mosca. 

E come se non bastasse, il tycon  ha chiesto alla Corte suprema di bloccare la richiesta della procura di New York di ottenere le sue dichiarazioni fiscali, nell’ambito delle indagini sui supposti pagamenti a due donne che avrebbero avuto relazioni con Trump.

La procura di New York ha chiesto di avere accesso a 8 anni di documentazione fiscale di Trump, con l’obiettivo di capire se le somme date dall’ex avvocato del presidente, Michael Cohen, a due donne violano le leggi dello Stato in quanto falsi documenti commerciali.

In più gradi i giudici di Manhattan hanno intimato al presidente degli Stati Uniti di presentare le sue dichiarazioni fiscali, e questa è la prima volta che l’Alta Corte deve esprimersi per decidere se un presidente in carica può godere di tale immunità.