Unioni Civili, arcobaleno in piazza: subito la stepchild adoption

Unioni Civili, arcobaleno in piazza: subito la stepchild adoptionIn piazza i colori dell’arcobaleno: la comunità gay in marcia per invocare la stepchild adoption subito.

C’è chi dice che la stepchild adoption ha scontentato tutti. Ma chi lo dice non sa, o non riesce a capire, che una legge è tanto più buona quanto più riesce a scontentare tutti.

Perché significa che si colloca in una posizione mediana, tale da essere considerata, secondo i casi, un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

In realtà prima non c’era nessuna legge, e adesso, giusta o sbagliata, perfetta o imperfetta che sia, c’è una legge, una legge che avvicina di più l’Italia alle moderne democrazie occidentali.

Nonostante la Chiesa, nonostante i detrattori della legge stessa. Non sarà completa, ma è un passo avanti importante.

Prima non solo gli altri non erano riusciti a legiferare, ma non ci avevano nemmeno provato. Se quindi, da destra e da sinistra, dagli eterosessuali e dagli omosessuali, da cristiani e laici, dicono che non va bene, è la riprova che invece può funzionare.

E allora, quando a Piazza del Popolo a Roma si riunisce il popolo arcobaleno polemicamente perché voleva tutto e subito, vuol dire che non si rende conto che è tantissimo quello che è stato già ottenuto.

Perché viviamo in Italia, cari gay, dove chi comanda ancora, purtroppo, è la Chiesa cattolica di Roma. E’ perfettamente lecito essere gay, un po’ di meno essere cretini, per dirla con Odifreddi, nel senso etimologico del termini: ingenui, creduloni, non sufficientemente consapevoli delle cose e di quello che si può fare e no.